Sotto Natale, la Calabria piange: le cronache dell’incidente Ferroviario conoscoiuto come “Tragedia sulla Fiumarella” del 23 dicembre 1961
Nella trasmissione “Saluti & Baci” di Radio Catanzaro Centro, oggi si è tornati a parlare di uno dei più oscuri capitoli della storia ferroviaria calabrese: la tragedia sulla Fiumarella, l’incidente ferroviario avvenuto il 23 dicembre 1961. Attraverso i microfoni della nostra emittente, abbiamo avuto l’onore di ascoltare il racconto di Gaspare De Gregorio, testimone diretto di quel tragico evento, direttamente da Milano.
De Gregorio, all’epoca soltanto un ragazzo di 16 anni, ci ha condiviso il suo vissuto di quel terribile giorno. Suo padre era un commerciante che operava proprio su quella linea ferroviaria, e quando la tragedia colpì, si precipitarono alla stazione per offrire il loro aiuto. Nonostante il giovane Gaspare fosse respinto dalle autorità, decise comunque di recarsi sul luogo dell’incidente. Quel che vide fu uno spettacolo agghiacciante: corpi senza vita, frammenti di carrozze e animali dispersi tra le macerie. Molte delle persone coinvolte viaggiavano in città per portare doni natalizi, rendendo la tragedia ancora più straziante.
I soccorsi arrivarono tempestivamente, ma la situazione era già drammatica. Con coraggio e abnegazione, gli operatori si misero all’opera, utilizzando corde per recuperare i corpi dalle rovine. Tuttavia, l’asprezza del terreno e la difficoltà d’accesso resero le operazioni di salvataggio estremamente complesse. Fin da subito, emersero polemiche riguardo alla velocità e al sovraccarico del convoglio. Era noto che il treno trasportava un carico eccessivo, ma nulla era stato fatto per prevenire tragedie di questo genere.
Gaspare De Gregorio, oggi un pensionato residente a Milano da oltre cinquant’anni, non ha dimenticato le sue radici calabresi né l’orrore di quel giorno. Con voce carica di emozione e amarezza, ribadisce che poco è cambiato nel sistema ferroviario calabrese da allora. La sua testimonianza è un monito: ancora oggi, la sicurezza e l’efficienza delle linee ferroviarie in Calabria lasciano molto a desiderare.
La storia di Gaspare De Gregorio è un richiamo al dovere di ricordare le tragedie del passato per evitare che si ripetano in futuro. La Calabria, con la sua bellezza e la sua gente, merita un sistema ferroviario all’altezza delle sue aspirazioni e della sua storia.
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