CROTONE, 29 OTT 2018 – “Il buio è calato sulla città” annuncia il vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora in occasione della celebrazione dei funerali del medico-imprenditore crotonese. Il duomo, talmente gremito, non è riuscito a contenere tutti i presenti che volevano dare l’ultimo saluto all’imprenditore Marrelli e che hanno aspettato, nonostante la pioggia, il termine della funzione religiosa.
La commozione si sente sin dall’uscita del feretro dal Marrelli Hospital, dove era stata allestita la camera ardente. La bara portata in spalla da 350 dipendenti apre il lungo corteo composto non solo dai dipendenti, ma anche da cittadini, amici e dalla città tutta che deve molto all’imprenditore crotonese.
Uno dei momenti più toccanti della cerimonia è stato sicuramente il lancio dei palloncini neri in segno di lutto.
Centinaia le persone accorse per la celebrazione dei funerali dell’imprenditore Massimo Marelli e dei tre operai, tragicamente deceduti ad Isola Capo Rizzuto, proprio nel giardino dell’imprenditore mentre si trovavano a lavorare in uno scavo. Difficili le operazioni di scavo, complicate anche dalla pioggia battente che ha colpito la Calabria nella giornata di ieri.
Un omelia breve, ma intensa che ha commosso tutti. Presenti tra gli altri il governatore della Calabria Oliverio, il presidente della Camera di commercio di Catanzaro Daniele Rossi, il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, il consigliere provinciale Renato Carcea, assessori e consiglieri comunali, la consigliera regionale Flora Sculco, il presidente del Crotone Calcio, Gianni Vrenna, e una delegazione di calciatori.
“Massimo – ha detto il presule – ha giocato ruoli importantissimi nel nostro territorio e ci lascia un’eredità forte: andare avanti”, eredità consegnata ai figli che lo ringraziano per avergli insegnato a non mollare mai!
Un messaggio rasserenante anche per tutti i dipendenti che si domandano cosa succederà alle aziende per cui lavorano.