Due rinviati a giudizio per omicidio colposo dopo la morte di Denise Galatà durante un’escursione di rafting sul fiume Lao, svelando violazioni delle norme di sicurezza e mancanza di preparazione degli istruttori
CASTROVILLARI (CS), 11 MAG 2024 – La Procura di Castrovillari ha deciso di procedere con due rinvi a giudizio in relazione alla morte di Denise Galatà, la giovane studentessa tragicamente deceduta durante un’escursione di rafting sul fiume Lao il 30 maggio 2023. Questa decisione segna un passo significativo nell’inchiesta che ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle attività ricreative all’aperto.
Gli eventi che portarono alla tragica perdita di Denise Galatà si svilupparono rapidamente, con un’escalation di errori umani e valutazioni imprudenti. Il pomeriggio del 30 maggio 2023, l’operatore della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Castrovillari ricevette la segnalazione della scomparsa di Denise durante l’escursione di rafting. Le ricerche, protrattesi fino alla notte, coinvolsero numerose pattuglie e si conclusero con il recupero degli altri partecipanti all’escursione, mentre Denise rimaneva irrimediabilmente assente.
Le indagini successive, condotte con determinazione dalla Procura di Castrovillari, hanno portato alla luce una serie di negligenze e violazioni delle normative di sicurezza. È emerso che l’escursione di rafting si svolse nonostante un divieto di accesso al fiume Lao, emanato a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Inoltre, l’istruttore responsabile del gommone su cui si trovava Denise non possedeva le qualifiche necessarie per affrontare il grado di difficoltà del corso d’acqua. Questa mancanza di preparazione si rivelò fatale quando Denise cadde in acqua e non fu più in grado di risalire.
La decisione di rinviare a giudizio il presidente del consiglio direttivo della società di rafting e l’istruttore coinvolto riflette la gravità delle accuse: omicidio colposo, è importante sottolineare che entrambi gli imputati sono considerati presumibilmente innocenti fino a una sentenza definitiva.
L’inchiesta continua nella sua fase preliminare, mentre la comunità locale continua a elaborare il lutto per la perdita di Denise Galatà. Questo tragico incidente ha sollevato importanti questioni sulla sicurezza delle attività outdoor e sull’importanza di aderire rigorosamente alle normative stabilite per proteggere la vita umana.
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