Tre auto incendiate nel cosentino: due arresti

carabinieri
carabinieri

Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Castrovillari, supportate da testimonianze e immagini di videosorveglianza, hanno portato all’arresto di un 30enne e un 34enne accusati di aver appiccato le fiamme a tre auto a Lungro

LUNGRO (CS), 14 DIC 2024 – Due uomini, un 30enne e un 34enne, sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Castrovillari con l’accusa di essere coinvolti nell’incendio di tre auto avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 giugno scorso a Lungro, un piccolo comune del cosentino. I due sono stati sottoposti a una misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Castrovillari, al termine di un’indagine condotta congiuntamente con la Procura locale.

L’incidente che ha portato agli arresti ha avuto luogo nel cuore della notte a Lungro, un paesino di circa 2.000 abitanti. Tre automobili parcheggiate in diverse zone del centro sono state distrutte dalle fiamme, che si sono estese anche a parte delle abitazioni circostanti. I Vigili del Fuoco e i volontari locali hanno prontamente domato l’incendio, ma la devastazione era evidente. Le prime indagini sul posto hanno fatto emergere la matrice dolosa dei roghi: tutte e tre le vetture appartenevano a un noto imprenditore locale.

Grazie alla profonda conoscenza del territorio da parte dei Carabinieri, le indagini sono partite subito e in modo mirato. Già poche ore dopo l’incendio, sono state effettuate perquisizioni domiciliari, e mentre non veniva trovato materiale compromettente, i militari hanno notato alcune impronte nere di fuliggine, che si sono rivelate un elemento fondamentale per il prosieguo delle indagini.

Nel frattempo, il Comandante della Stazione ha fermato e controllato il 30enne, che si trovava alla guida della propria auto in orari sospetti e, nonostante le sue giustificazioni poco credibili, è stato inserito tra i sospettati. Le indagini successive, alimentate dalle dichiarazioni di testimoni e da un minuzioso esame delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno confermato i sospetti, ricostruendo il percorso dei due uomini e ipotizzando un possibile movente.

Nonostante l’arresto e l’avanzamento delle indagini, va sottolineato che i due indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a un’eventuale condanna definitiva, in pieno rispetto dei diritti costituzionali.

LEGGI ANCHE: Soverato, incendio doloso: arrestato il presunto responsabile