Sindacato calabrese solleva dubbi sulla conoscenza del territorio da parte della nuova dirigenza di Trenitalia
Trenitalia, con una recente Disposizione Organizzativa, ha apportato modifiche alle responsabilità e ai ruoli dirigenziali. Tuttavia, secondo il sindacato calabrese, vi è un’assenza di rappresentanti locali, compresi quelli per le Risorse Umane Sud e Calabria.
Durante le trattative a livello nazionale, il sindacato calabrese aveva sollecitato maggiore attenzione verso il territorio, considerando lo sviluppo infrastrutturale e societario che coinvolgerà inevitabilmente la regione Calabria, in particolare l’Area dello Stretto, grazie anche alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Nell’ottica di semplificare e accelerare i rapporti tra il sindacato e le società del Gruppo FS, si era richiesto di puntare su professionisti provenienti dalla regione. Si auspicava che le risorse umane dirigenziali fossero individuate localmente, tra i numerosi responsabili capaci di gestire in modo efficace i processi industriali e la gestione del territorio.
Purtroppo, le richieste non sono state accolte e si continua a nominare e designare dirigenti provenienti da altre realtà territoriali, una situazione che riguarda tutte le società del Gruppo FS.
Non si tratta di una questione personale nei confronti di nessuno, ma il sindacato ritiene che i loro interlocutori debbano comprendere appieno la realtà sociale, antropologica e storica del territorio per poter sviluppare soluzioni ottimali per la collettività.
Il sindacato esprime rammarico per l’ignoranza delle loro sollecitazioni e per il fatto che la Disposizione Organizzativa in questione non includa nemmeno un solo responsabile calabrese. Al contrario, tutti sono stati importati da altre realtà territoriali.
Si auspica che questa situazione non implichi una mancanza di dialogo e confronto tra il sindacato e la nuova dirigenza, soprattutto considerando il ruolo fondamentale che il sindacato dovrà svolgere attraverso i piani di rilancio. È importante che la nuova dirigenza non solo abbia una sede fisica in Calabria, ma anche una piena comprensione e attenzione per la regione. In caso contrario, l’Or.S.A. (Organizzazione Sindacale Autonoma) non esiterà a intraprendere vertenze, anche in solitudine sindacale, per far valere le proprie posizioni.
La questione riguarda non solo Trenitalia, ma anche RFI e tutte le altre società del Gruppo FS. La Calabria non deve essere considerata come una terra da conquistare o colonizzare, ma come un territorio che merita attenzione e rispetto per le sue specificità e potenzialità. Il sindacato calabrese si impegnerà attivamente affinché le istituzioni e le società coinvolte comprendano l’importanza di coinvolgere e valorizzare le risorse locali, favorendo così lo sviluppo equo e sostenibile della regione.
È fondamentale che le decisioni prese a livello dirigenziale tengano conto delle esigenze e delle peculiarità della Calabria, garantendo una reale partecipazione e rappresentanza del territorio. Solo attraverso un dialogo aperto e collaborativo si potranno individuare soluzioni che rispondano alle sfide specifiche della regione e contribuiscano al suo progresso socio-economico.
Il sindacato calabrese ribadisce la sua volontà di difendere gli interessi dei lavoratori e della collettività, sostenendo l’importanza di una gestione responsabile e attenta alle realtà locali. È auspicabile che le società del Gruppo FS riflettano su queste considerazioni e agiscano di conseguenza, favorendo un clima di fiducia e collaborazione reciproca per il beneficio di tutti i cittadini calabresi.