Due anziani coniugi, lui malato di Alzheimer e lei ipovedente, sono stati ingannati dalla nipote e dal suo compagno che, dopo averli convinti a trasferirsi a Taurianova, li hanno privati dei loro beni, sottratto il bancomat e li hanno abbandonati
TAURIANOVA (RC), 15 GEN 2025 – Una triste storia di inganno e abusi familiari è venuta alla luce grazie all’intervento dei Carabinieri della Stazione di Taurianova, nel reggino. Due anziani coniugi, lui malato di Alzheimer e lei ipovedente, sono stati vittime di una truffa orchestrata dalla loro nipote e dal compagno di lei, interessati ad accaparrarsi il loro patrimonio.
Attirati dalla promessa di cure e assistenza in una fase delicata della loro vita, i due anziani, che avevano trascorso gran parte della loro esistenza nel nord Italia, avevano deciso di vendere tutto per trasferirsi nuovamente a Taurianova. Con i proventi della vendita, avevano acquistato un appartamento suggerito dalla nipote, fiduciosi che la giovane li avrebbe aiutati. Dietro quelle promesse si celava un piano ben orchestrato per approfittare della loro vulnerabilità.
Come ricostruito dai militari, l’appartamento indicato dalla nipote si trovava in una zona periferica e priva dei servizi essenziali per due anziani in condizioni di salute precarie. I promessi aiuti si sono rivelati inesistenti e i coniugi si sono ritrovati soli e abbandonati, prigionieri di un isolamento forzato. A salvarli dall’indigenza più assoluta sono stati i vicini di casa, che, mossi a compassione, hanno provveduto alle loro necessità fondamentali.
La truffa ha assunto contorni sempre più gravi. I 25.000 euro destinati all’arredamento dell’abitazione sono stati intascati dalla nipote e dal suo compagno, mentre il bancomat degli anziani, sottratto con l’inganno, veniva utilizzato per spese personali fino a svuotarne il conto.
La situazione è precipitata ulteriormente quando i due anziani hanno scoperto di non essere i proprietari dell’appartamento. Un agente immobiliare, accompagnato da giovani sposi interessati alla casa, ha rivelato che l’immobile era stato registrato a nome della nipote e del compagno. Agli anziani, invece, era rimasto soltanto un diritto di usufrutto, rendendoli così potenzialmente senza un tetto.
Scossi dalla paura di perdere anche l’abitazione, i due coniugi hanno trovato il coraggio di denunciare la nipote e il compagno ai Carabinieri. L’indagine, coordinata dalla Procura di Palmi, ha portato al sequestro preventivo dell’appartamento e dei conti correnti degli indagati. La coppia è ora accusata di circonvenzione di incapaci, un reato grave che potrebbe avere pesanti conseguenze giudiziarie.
L’iter giudiziario è ancora in fase preliminare, e la Procura vaglierà nel corso del processo la fondatezza delle accuse. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi, che potrebbero chiarire ancor di più il quadro dei fatti o far emergere nuovi elementi a favore degli indagati.
Una vicenda che solleva interrogativi sull’importanza della tutela degli anziani e sulla necessità di contrastare con fermezza le dinamiche di abuso familiare, affinché giustizia venga fatta.
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