Smascherato un sistema fraudolento che ha coinvolto una società di ristrutturazione edilizia, accusata di aver emesso fatture per lavori inesistenti al fine di ottenere indebiti crediti d’imposta attraverso i bonus edilizi
CORIGLIANO ROSSANO (CS), 15 NOV 2024 – La Guardia di Finanza di Cosenza, sotto la direzione della Procura di Castrovillari, ha eseguito un sequestro preventivo per un ammontare di circa 5,7 milioni di euro, nei confronti di tre persone fisiche e una società operante nel settore della ristrutturazione edilizia. Gli indagati sono accusati di aver messo in atto una complessa truffa ai danni dello Stato, utilizzando crediti fiscali inesistenti per ottenere indebitamente rimborsi e vantaggi fiscali attraverso bonus edilizi, tra cui il Super Sisma Bonus, Ecobonus e Bonus Facciate.
Le indagini, condotte dalla Compagnia di Corigliano-Rossano, hanno preso avvio da un’attività di controllo fiscale nei confronti della società sospetta. I Finanzieri hanno scoperto che la società emetteva fatture false per lavori edilizi mai realizzati su edifici di clienti ignari. Questi documenti fittizi consentivano all’azienda di accumulare crediti d’imposta per oltre 5,7 milioni di euro, che venivano poi utilizzati per abbattere debiti tributari e contributivi verso l’Erario, l’INPS e altri enti locali. In alcuni casi, i crediti venivano ceduti a terzi o a istituti bancari, per ricavarne vantaggi economici illeciti.
Il sistema fraudolento è stato smascherato grazie a una serie di riscontri, tra cui attività di osservazione, controlli incrociati e verifiche documentali. Inoltre, le indagini hanno coinvolto anche i clienti, i quali, ricevuti dei questionari dalla Guardia di Finanza, hanno confermato di non aver mai visto realizzare i lavori per i quali erano stati richiesti i bonus edilizi.
Gli indagati, tra cui l’amministratore della società e un imprenditore a lui legato, sono stati denunciati per truffa aggravata, false comunicazioni sociali, dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di tributi. A seguito della richiesta del Pubblico Ministero, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Castrovillari ha disposto il sequestro di crediti d’imposta, beni mobili, immobili e altre risorse, pari a 5,7 milioni di euro.
La Guardia di Finanza ha sottolineato l’importanza di contrastare frodi fiscali che danneggiano l’economia legale e alterano la concorrenza nel settore edilizio, compromettendo la libertà imprenditoriale. Il caso è ancora nelle fasi preliminari, e la presunzione di innocenza degli indagati resta valida fino a una sentenza definitiva.
LEGGI ANCHE: Bonus edilizi a Vibo Valentia: scoperte frodi per 75 milioni di euro