La testimonianza di un giovane digitale che ha vissuto l’orrore del terremoto in Marocco
MARRAKECH (MAROCCO), 9 SETT 2023 – In una calda serata di settembre, un giovane nomade digitale si è trovato a vivere un’esperienza spaventosa mentre esplorava la regione di Marrakech in Marocco. L’evento sismico di magnitudo 6.8, che ha colpito la regione, ha provocato la morte di almeno 630 vittime e ha ferito oltre trecento persone, causando gravi danni a città antiche e monumenti storici. Questa è la sua straordinaria testimonianza.
Il giovane nomade digitale italiano, Francesco, originario di Catanzaro, stava intraprendendo un viaggio di scoperta attraverso il Marocco insieme alla sua compagna, Martina, quando la tragedia ha colpito. Il loro itinerario prevedeva una visita a Meknes, situata a circa 5 ore di auto da Marrakech, seguita da tappe a Rabat, Casablanca e Marrakech.
Ma, le loro aspettative di una scoperta culturale e un’avventura unica sono state scosse quando il terremoto ha iniziato a scuotere il suolo sotto i loro piedi a Marrakech. Francesco descrive il momento in cui hanno vissuto l’orrore del terremoto: “Ero nel nostro appartamento, seduto al tavolo mentre lavoravo al mio computer portatile quando improvvisamente tutto ha cominciato a tremare. Martina era nel bagno e ha iniziato a gridare. Il lampadario oscillava violentemente, e ho pensato che il mondo stesse crollando.”
La paura e l’incertezza hanno invaso la loro mente mentre cercavano rifugio sotto un solido tavolo, sperando che il terremoto non causasse danni gravi all’edificio in cui si trovavano. Fortunatamente, il loro appartamento ha retto, ma l’esperienza è stata spaventosa.
Dopo il terremoto, Francesco e Martina sono usciti in strada per scoprire il caos che aveva travolto la città di Marrakech. Le strade erano piene di gente che gridava in preda al panico, e gli edifici storici erano stati gravemente danneggiati. La distruzione era ovunque.
La coppia si è subito resa conto che il loro itinerario di viaggio doveva essere ripensato. Tutte le loro pianificate destinazioni successive, comprese Rabat, Casablanca e Meknes, erano ora off-limits a causa dei rischi legati a scosse di assestamento e alla necessità di assistere alle operazioni di soccorso in corso.
Francesco e Martina hanno preso la difficile decisione di rimandare il loro viaggio e, per prima cosa, concentrarsi nell’aiutare la comunità locale. Si sono uniti agli sforzi dei soccorritori, fornendo assistenza ai feriti e contribuendo, nel loro piccolo, a ripristinare una certa normalità nella città colpita dalla tragedia.
Nonostante l’incredibile avventura di terrore e cambiamento di piani, i due giovani sono rimasti in loco e in attesa della ripartenza hanno dimostrato di essere non solo viaggiatori avventurosi, ma anche persone di grande compassione e solidarietà.
Mentre la regione di Marrakech cerca di riprendersi dalla devastazione del terremoto, storie come quella di Francesco e Martina ci ricordano la resilienza umana e la capacità di adattarsi alle sfide più impensabili. In questo momento di difficoltà, la solidarietà e la gentilezza verso gli altri brillano come una luce di speranza in un mondo che, a volte, può essere imprevedibile e spaventoso.