Azienda agricola usata come copertura: blitz antidroga tra Vibo e Reggio
VIBO VALENTIA, 13 DIC 2024 – È scattata all’alba una vasta operazione antidroga condotta dai Carabinieri della Compagnia di Tropea, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e dei Comandi territoriali competenti, che ha portato all’arresto di dieci persone tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. L’operazione segna il culmine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, guidata dal procuratore Camillo Falvo.
I provvedimenti cautelari, emessi dal gip del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta del Sostituto Procuratore titolare del procedimento, riguardano soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti, in particolare marijuana.
Un’indagine meticolosa e incisiva
L’indagine, avviata tra agosto e ottobre 2022 dai Carabinieri della Stazione di Limbadi, ha visto l’impiego di strumenti tecnologici avanzati e tecniche investigative tradizionali, come videoriprese, analisi forensi su cellulari sequestrati e attività di pedinamento. Questi strumenti hanno permesso di raccogliere prove determinanti sulle presunte responsabilità penali degli indagati. Cinque degli arrestati sono ritenuti vicini alla cosca Bellocco, una delle più potenti articolazioni della ‘ndrangheta, con base nella Piana di Gioia Tauro e ramificazioni in diverse aree.
Tra le scoperte più rilevanti emerse durante l’indagine figura una base operativa situata in un’area rurale di San Calogero (VV). Qui, i Carabinieri hanno individuato strutture dedicate alla produzione, essiccazione e stoccaggio di marijuana. L’operazione ha portato al sequestro di tre piantagioni di cannabis indica, con oltre 10.000 piante, 32 chilogrammi di marijuana già lavorata, armi da guerra e munizioni.
Un’azienda agricola come copertura
Uno degli elementi più sorprendenti dell’indagine riguarda l’uso di un’azienda agricola di Rosarno come copertura. Formalmente autorizzata alla produzione di cannabis light, l’azienda sarebbe stata utilizzata per produrre marijuana con un alto contenuto di THC. In questa attività sarebbero stati coinvolti anche lavoratori stranieri regolari in Italia, ora sottoposti a misure cautelari meno severe.
Il commento delle autorità
“Si tratta di un risultato significativo che conferma l’efficacia del lavoro investigativo svolto in collaborazione con i Carabinieri di Vibo Valentia e le altre forze di Polizia,” ha dichiarato il Procuratore Camillo Falvo. “Colpire le basi operative della criminalità è essenziale per tutelare la legalità e salvaguardare le comunità locali.”
Questa operazione rappresenta un duro colpo alle attività illecite legate al narcotraffico e testimonia la determinazione delle istituzioni nel contrastare la criminalità organizzata.
Un messaggio chiaro contro l’illegalità
Con il blitz di oggi, le forze dell’ordine ribadiscono il loro impegno nel ripristinare la sicurezza e la giustizia nei territori più esposti all’influenza della ‘ndrangheta. La sinergia tra Procura e Carabinieri ha consentito di infliggere un colpo strategico alle organizzazioni criminali, dimostrando ancora una volta che la lotta al narcotraffico passa anche attraverso azioni tempestive e coordinate.
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