Proseguono incessanti i controlli delle Fiamme Gialle Vibonesi a contrasto del dilagante fenomeno delle frodi tributarie nel settore petrolifero.
Recentemente, infatti, i militari della locale Compagnia hanno sottoposto a controllo numerosi mezzi di trasporto, alcuni dei quali sono stati scoperti a circolare privi della regolare documentazione fiscale necessaria a comprovare che il prodotto petrolifero trasportato fosse stato effettivamente assoggettato al pagamento dell’accisa.
In particolare, a seguito di apposita verifica tecnica svolta su un’autobotte i militari
rilevavano quantitativi di gasolio (quasi 250 litri) privi della prescritta documentazione di accompagnamento prevista dal Testo Unico Accise. Durante il controllo, inoltre, i militari operanti riscontravano delle anomalie e manomissioni ai sistemi di conteggio del carburante ed alle pompe dell’autobotte poiché veniva constatata la rottura dei sigilli apposti sui detti sistemi nonché delle abrasioni ai codici identificativi delle targhette riportanti le matricole.
Gli ulteriori accertamenti eseguiti permettevano di evidenziare che l’autobotte in questione aveva appena effettuato un trasporto di gasolio da riscaldamento destinato ad un Ente pubblico e che, quindi, la manomissione dei sistemi di conteggio installati sull’autobotte, falsando il computo dei quantitativi di prodotto petrolifero erogato (per quantità diverse da quelle effettivamente scaricate), consentiva l’illecito trattenimento del prodotto petrolifero rivenuto sulla cisterna durante il controllo.
Immediato, dunque, è scattato il sequestro del gasolio di illecita provenienza e delle autocisterne, nonché la denuncia all’A.G. di 2 soggetti per il reato di contrabbando di prodotti petroliferi, frode nell’esercizio del commercio e truffa ai danni di un Ente pubblico.
Il costante impegno profuso dalle Fiamme Gialle nella tutela degli interessi erariali
nonché del mercato dei beni e servizi, costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria attribuite al Corpo. Si tratta di un contributo imprescindibile che mira a garantire non solo il recupero delle imposte evase, ma anche la libera e leale concorrenza all’interno dei mercati.