Nella notte tra sabato e domenica, l’auto aziendale di Video Calabria è stata incendiata da ignoti sotto la sede dell’emittente a Crotone.
Luigi Mussari, editore di Calabria Magnifica, ha condannato con fermezza l’atto intimidatorio ai danni di Video Calabria e ha espresso la sua piena solidarietà ai colleghi. «L’incendio doloso del veicolo aziendale di Video Calabria è un atto vile e inaccettabile», dichiara Mussari.
L’editore sottolinea che tali episodi sono una minaccia per la libertà di stampa e la democrazia. “Questi atti intimidatori non solo colpiscono una testata specifica, ma mirano a silenziare l’intero panorama informativo della nostra regione. È essenziale che tutti noi, come comunità di giornalisti e cittadini, restiamo uniti nella difesa della verità e dell’integrità professionale.”
Mussari ribadisce il suo impegno nel proseguire la lotta per una stampa libera e indipendente. «La nostra missione di garantire un’informazione di qualità e di servire la nostra comunità con onestà è più forte che mai. Video Calabria, come ogni testata giornalistica, merita di operare senza timori e intimidazioni».
Unione di intenti nella comunità
L’attacco ha generato una risposta unanime di solidarietà da parte di istituzioni e cittadini. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha espresso il suo sostegno e ha definito l’atto “un attacco alla democrazia e alla libertà di stampa”. Anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha manifestato il suo sostegno, sottolineando che Video Calabria è una parte fondamentale della storia del giornalismo calabrese.
Impegno a proseguire
Questo attacco alla libertà di informazione non solo dimostra la vulnerabilità della stampa, ma anche la forza della sua resilienza. Con il sostegno delle istituzioni e della cittadinanza, Video Calabria continuerà a svolgere il suo ruolo essenziale nella società calabrese. In un momento in cui la violenza cerca di sopprimere la verità, il messaggio è chiaro: la Calabria non cederà al terrore e continuerà a sostenere il diritto alla libera informazione.