Dopo la separazione l’uomo inizia a perseguitare e minacciare la sua ex moglie costringendola a tornare con lui
Nei giorni scorsi, le forze dell’ordine hanno attuato una misura cautelare di divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo di 59 anni, accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex moglie. L’intervento della Polizia di Stato è stato il risultato di un’attività investigativa rapida e incisiva coordinata dalla Procura della Repubblica locale, scaturita da una denuncia presentata dalla vittima agli inizi di quest’anno presso l’Ufficio Denunce.
La donna aveva segnalato che, dopo la separazione dal marito, quest’ultimo iniziò a minacciarla di morte attraverso chiamate e messaggi. Tali minacce erano rivolte a costringerla a riprendere la relazione con lui. Nonostante l’ammonimento del Questore di Cosenza, dr. Giuseppe Cannizzaro, l’uomo continuava a contattare la sua ex moglie, persistendo nelle minacce di violenza.
Di fronte al rifiuto della donna di rispondere alle chiamate, l’uomo, con l’intento di aggirare il suo atteggiamento, ricorreva a diversi numeri telefonici. Questo comportamento criminale ha portato la vittima a vivere in uno stato di costante paura e apprensione.
L’attività investigativa, sotto la guida della Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, è culminata con l’esecuzione della misura cautelare nel pomeriggio. Tale azione conferma l’impegno delle forze dell’ordine, della Questura di Cosenza sotto la guida del Questore dr. Giuseppe Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria nell’affrontare il fenomeno della violenza di genere e nella protezione delle fasce deboli della società.
La Squadra Mobile, in particolare, ha giocato un ruolo fondamentale nel rintracciare l’uomo e nell’applicare la misura di divieto di avvicinamento, garantendo così la sicurezza della vittima. Si sottolinea che, nel rispetto dei diritti dell’indagato, da considerarsi presunto innocente fino a una conferma di colpevolezza con una sentenza irrevocabile, queste informazioni sono divulgate al fine di garantire il diritto di cronaca.
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