Catanzaro, battaglia contro la violenza di genere nel 2023: aumento dei reati, iniziative di sensibilizzazione e progetti innovativi, dal mobile angel alle stanze per le vittime, illuminando la città in arancione
Ogni anno, il 25 novembre, il mondo si unisce per commemorare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, un triste fenomeno che persiste nella cronaca quotidiana senza segni di diminuzione. Anche nel 2023, in provincia di Catanzaro, la lotta contro questo flagello ha registrato un aumento dei reati “spia”, tra cui percosse, lesioni, minacce, ingiurie, maltrattamenti familiari, violenze sessuali, revenge porn e stalking ai danni delle donne.
Secondo il dossier annuale del Viminale, nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 12 novembre 2023, sono state uccise 102 donne, di cui 82 in contesti familiari o affettivi e 53 per mano del partner o ex partner. Questi dati confermano un aumento rispetto all’anno precedente, evidenziando la persistenza di un problema sociale allarmante.
I comportamenti violenti si manifestano attraverso maltrattamenti familiari, lesioni personali, violenza sessuale e stalking. Nel corso del 2023, i Carabinieri in provincia di Catanzaro hanno arrestato 19 persone, di cui 13 per maltrattamenti familiari, 2 per lesioni personali e 4 per stalking. Un dato significativo è l’aumento delle denunce presentate dalle vittime, con 221 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria in tutta la provincia. Inoltre, 55 individui sono stati colpiti da misure cautelari diverse dall’arresto, come l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.
Tra le tragiche storie che si sono consumate, si ricorda l’omicidio avvenuto il 15 gennaio 2022, quando un uomo ha ucciso sua moglie nel reventino catanzarese dopo un litigio. Questi eventi rafforzano la necessità di affrontare con determinazione la violenza di genere.
Dal 2013, i Carabinieri hanno istituito una “Rete Nazionale di Monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, coinvolgendo militari con competenze certificate nel settore. Nel 2015 è stato avviato il progetto “Una stanza tutta per sé” in collaborazione con l’associazione “Soroptimist International d’Italia”. Questo progetto ha portato all’apertura di sale dedicate all’ascolto delle vittime vulnerabili in diverse caserme, comprese quelle di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato.
La più recente iniziativa, chiamata “Mobile Angel”, è uno smartwatch contro la violenza di genere, sviluppato in collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri, la Fondazione Vodafone Italia e l’associazione Soroptimist International. Questo dispositivo, collegato al telefono cellulare, consente alle vittime di attivare una richiesta di intervento presso l’Arma dei Carabinieri attraverso un’app dedicata.
Inoltre, nell’ambito della campagna internazionale “Orange the World 2023”, le caserme di Catanzaro Principale, Soverato e Lamezia Terme saranno illuminate di arancione il 25 novembre. Questo gesto simbolico rappresenta la lotta per un futuro senza violenza di genere.
Le iniziative dell’Arma di Catanzaro nel periodo dal 25 novembre al 10 dicembre includono la distribuzione di materiale promozionale in diverse piazze della provincia e incontri nelle scuole per sensibilizzare i giovani sul tema della violenza domestica. La campagna “Non accettare nessuna forma di violenza – Chiama il 1522” continua a essere una chiara dichiarazione di impegno contro la violenza di genere.
Il 25 novembre, a Catanzaro, ci sarà un evento in Piazza Rossi davanti alla Prefettura e nel pomeriggio a Montepaone e Maida presso i centri commerciali “Le Vele” e “I due Mari”. Inoltre, il 24 novembre, presso l’Istituto Tecnico Industriale “E. Scalfaro” di Catanzaro, i Carabinieri terranno un incontro con gli studenti per discutere del grave fenomeno sociale della violenza di genere.
La mobilitazione contro la violenza domestica è un impegno collettivo che richiede la partecipazione di tutta la società. Ogni iniziativa, strumento tecnologico o evento pubblico è un passo avanti nella creazione di una cultura libera da violenza di genere e nella protezione delle vittime.
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