«È un brutto segnale la richiusura dal 1 settembre (dopo l’apertura di luglio e agosto ottenuta in seguito a tante insistenze) della fortezza del XV secolo a “Le Castella” (Isola Capo Rizzuto). Nel mondo sta capitando di tutto – asserisce il consigliere regionale Francesco Pitaro (G. misto) -, la stessa Europa da matrigna è diventata madre, ma in Italia si continua a lasciarsi soffocare da burocrazia e sciatterie organizzative, al punto che neppure in questa congiuntura economica e sociale drammatica si consente alla Calabria di mettere a valore i propri beni storici e ambientali».
«Manca personale, suppongo sia la ragione – afferma Pitaro -. Ma perché non si utilizzano i fruitori del reddito di cittadinanza o i nostri giovani laureati e a spasso per colmare transitoriamente le lacune?».
«Se nonostante gli altisonanti proponimenti di rilanciare il Paese col malloppo del “Next generation Ue”, – conclude Pitaro – in Italia non si riesce ancora a tracciare una linea tra i due punti più vicini, garantendo che i turisti possano tutto l’anno apprezzare un gioiello del valore storico e culturale incalcolabile come il castello aragonese, siamo davvero messi male».