Nessuna condotta antisindacale da parte del management dell’Amc Spa – rappresentato dall’Amministratore Unico, Giorgio Margiotta e dal direttore generale, Marco Correggia, nei confronti dell’Usb: lo dichiara la sentenza, del 4 giugno 2019, emessa dal giudice Riccardo Ionta del Tribunale di Catanzaro.
Nei mesi scorsi, il coordinamento provinciale dell’Unione Sindacale di Base Lavoro Privato aveva chiamato in giudizio l’Azienda, chiedendo di dichiarare la natura antisindacale del comportamento tenuto dalla società municipalizzata, con particolare riferimento alla “mancata predisposizione della bacheca sindacale”, alla “concessione del locale idoneo all’assemblea” e alla mancata convocazione in una serie di riunioni. L’Usb chiedeva agli organi giudiziari di ordinare la cessazione della condotta e, quindi, “la convocazione..alle trattative di secondo livello” e “la predisposizione dello spazio per garantire l’esercizio del diritto di affissione”.
Il giudice ha respinto tutte le richieste dell’Unione Sindacale di Base.
Nel particolare, per quanto riguarda la “mancata predisposizione della bacheca sindacale” e la “concessione del locale idoneo all’assemblea”, si legge che “la disposizione di legge attribuisce il diritto esclusivamente alle rappresentanze sindacali aziendali” e l’Usb non risulta esserlo.
Per la terza condotta, consistente nel “non aver più inteso convocare l’U.S.B. …ai tavoli delle trattative” – lo specifico riferimento è alle trattative del 2018 – “la giurisprudenza di legittimità – riporta sempre la sentenza – è conformemente orientata nel ritenere che, nell’attuale sistema normativo della attività sindacale, non vige il principio della necessaria parità di trattamento tra le varie organizzazioni sindacali. Il datore di lavoro non ha, quindi, l’obbligo assoluto neppure di aprire le trattative per la stipula di contratti collettivi con tutte le organizzazioni”.
Per tutte queste ragioni, la condotta tenuta dal management dell’Amc Spa non è stata considerata antisindacale e, inoltre, l’Usb è stata condannata a sostenere le spese di giudizio.