Lavoro sommerso: la Calabria al vertice dell’economia non dichiarata
Recenti dati del Ministero dell’Economia confermano che l’evasione fiscale in Italia è in costante diminuzione, ma persistono forti differenze tra Nord e Sud. Sebbene l’evasione fiscale complessiva si sia ridotta a 82,4 miliardi di euro nel 2021, la Calabria continua a registrare un alto tasso di lavoro sommerso e una significativa economia non osservata, soprattutto rispetto al valore aggiunto regionale.
Un miglioramento nazionale ma una sfida aperta in Calabria
Dal rapporto emerge che l’evasione fiscale è scesa dal 17% al 15%, con un calo di 3 miliardi di euro tra il 2020 e il 2021. Questo progresso, anticipato rispetto agli obiettivi fissati dal PNRR, rappresenta un segnale positivo, anche se il fenomeno dell’economia non dichiarata resta un problema preoccupante, soprattutto per regioni come la Calabria, dove il lavoro nero è un fenomeno ancora radicato.
Calabria: record per incidenza percentuale dell’economia sommersa
A livello assoluto, l’evasione è più elevata in Lombardia con 31,3 miliardi di euro, ma in termini relativi al Pil regionale, la Calabria si conferma al vertice con un’incidenza del 19,2%. Questo dato mette in luce una disparità marcata tra le regioni del Nord e del Sud Italia, dove quest’ultimo, Calabria in primis, sembra più vulnerabile alla piaga dell’economia sommersa. L’impatto di queste attività illegali danneggia non solo le casse dello Stato, ma anche il tessuto economico e sociale della nostra regione, limitando opportunità di crescita e sviluppo per le piccole e medie imprese e riducendo le risorse a disposizione dei servizi pubblici.
Le principali componenti dell’evasione: imposte e contributi non versati
Dei 82,4 miliardi evasi, 72 riguardano imposte come IRPEF, IVA e IRES, mentre 10,4 miliardi si riferiscono ai contributi non versati, fondamentali per il sistema previdenziale e assistenziale. Questo include fondi per pensioni, malattia e congedi, il cui mancato finanziamento si ripercuote sulla qualità della vita dei cittadini, incidendo in maniera ancora più profonda nelle aree già economicamente svantaggiate.
Un’urgenza locale: come contrastare il fenomeno?
Per la Calabria, affrontare l’economia non dichiarata significa promuovere un cambiamento culturale e strutturale. Servono misure mirate che puntino al rafforzamento dei controlli, ma anche ad agevolare la regolarizzazione e la crescita economica. Favorire l’emersione delle piccole imprese e dei lavoratori è essenziale per valorizzare le potenzialità della nostra regione, ma soprattutto per garantire un futuro più stabile e prospero alla Calabria.
L’evasione fiscale è un problema nazionale, ma in Calabria l’impatto è particolarmente incisivo. Affrontare l’economia sommersa nella nostra regione è una sfida che richiede impegno, innovazione e risorse. Un passo avanti verso la legalità potrebbe non solo ridurre il peso di questa piaga economica, ma anche innescare un circuito virtuoso di crescita per tutta la Calabria.
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