CATANZARO – 4 OTTOBRE 2022. Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina. La crisi economica sta mettendo in ginocchio le famiglie e le imprese calabresi necessita di una presa di posizione delle Istituzioni. Il consigliere regionale del Partito democratico, Raffaele Mammoliti, ha depositato un’interrogazione a risposta immediata, ai sensi dell’articolo 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale, indirizzata al presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso avente ad oggetto l’adozione di provvedimenti per mitigare l’aumento dei costi dell’energia per famiglie ed imprese.
“L’emergenza sanitaria da COVID 19 ha generato una crisi economica inimmaginabile con tutte le economie del mondo entrate in una fase recessiva assai pesante – scrive Mammoliti -; come se non bastasse, lo scoppio della guerra in Ucraina ha portato una nuova e, per altri versi, ancor più grave crisi, determinando un aumento senza precedenti del costo delle materie prime e dell’energia, annullando la ripresa economica innescata dal progressivo superamento della fase emergenziale della pandemia. In questo quadro – spiega ancora Mammoliti -, la Calabria che già nel periodo pre-crisi aveva una economia assai debole, vive oggi una situazione che mette a rischio la sua stessa tenuta sociale e non c’è rapporto statistico che non lo confermi; basti pensare che, per l’anno 2020, in Calabria, secondo i dati forniti dalla stessa Regione, si contavano quasi 96.000 famiglie in povertà assoluta; a riprova di quanto sopra, nel 2021 sono stati 58.146 i nuclei familiari richiedenti il Reddito di Cittadinanza (per 101.692 componenti), mentre sono state più di 60.000 le prestazioni di Naspi e Dis- coll erogate dall’Inps calabrese”.
Numeri questi tutti confermati dalla “classifica” stilata dall’Istat che, secondo i dati del 2021, la Calabria con il 20,8% è la terza regione in Italia per numero di famiglie povere, dati che non cambiamo se si prende in considerazione la percentuale di individui poveri, e dunque non più nuclei familiari ma singole persone, con una popolazione in condizione di indigenza del 24,1%, come spiega anche nel corpo dell’interrogazione il consigliere regionale del Pd.
“Timidi segnali di ripresa registrati nel 2021 anche dall’osservatorio della Banca d’Italia sono stati spazzati via dai rincari di materie prime e costi energetici, spingendo alcune aziende, addirittura, a sospendere la produzione; è di soli pochi giorni fa il grido d’allarme, lanciato da Confindustria Calabria – continua Mammoliti nella sua interrogazione – secondo il quale 25.000
micro e piccole imprese rischiano il default a causa dell’aumento del costo dell’energia, con 65.000 addetti che rischiano concretamente di perdere il lavoro; a quanto sopra si aggiunga che, come più volte denunciato dal Procuratore capo di Catanzaro, la crisi economica offre ad una organizzazione come la ’ndrangheta, che non ha il problema di arricchirsi ma di giustificare i propri capitali, la possibilità di sfruttare le difficoltà economiche di famiglie e imprese per riciclare e impadronirsi di ampie fette del mercato.
Si assiste, dunque, all’inesorabile diminuzione del potere di acquisto delle famiglie che comporta, da una parte l’aggravarsi della già difficile situazione di precari e disoccupati e dall’altra l’emergere di nuove e preoccupanti povertà; nella situazione descritta appare urgente l’adozione di provvedimenti, per quanto di propria competenza, che nel breve periodo, offrano ai cittadini misure di sostegno al reddito per far fronte al non più sostenibile aumento del costo della vita e alle imprese aiuti economici per attenuare l’impatto devastante dell’aumento del costo dell’energia”.
Il consigliere regionale Raffaele Mammoliti chiede, quindi, interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere: “se e quali urgenti provvedimenti si tendano adottare nel breve periodo per aiutare le imprese a
superare questo difficile momento e garantire alle persone e alle famiglie in difficoltà misure di sostegno al reddito”.