L’aumento del prezzo del caffè a 1,20€ a Catanzaro, a partire dal 2 settembre, è il risultato dell’incremento dei costi delle miscele dovuto alla crisi climatica, alle tensioni geopolitiche e all’aumento dei costi di trasporto
A partire da lunedì 2 settembre, i bar di Catanzaro applicheranno un aumento significativo sul prezzo del caffè, che passerà a 1,20€. Questa decisione, annunciata dalla maggior parte dei gestori dei locali situati tra via Indipendenza e il centro storico del capoluogo calabrese, riflette una tendenza nazionale che vede il prezzo della tazzina di caffè salire, raggiungendo in alcune città italiane i 2 euro.
Le principali cause di questo rincaro sono l’aumento del costo delle miscele e la crisi climatica che ha devastato i raccolti nei principali Paesi produttori, come il Vietnam. L’andamento negativo del clima ha compromesso gravemente la produzione di caffè, mentre le tensioni geopolitiche e le modifiche nelle rotte tradizionali delle forniture hanno ulteriormente aggravato la situazione. Inoltre, l’impennata dei costi dei trasporti marittimi ha contribuito a una spirale di aumenti difficili da contenere.
Il prezzo del caffè verde, materia prima fondamentale per la produzione, è aumentato del 66% rispetto all’anno scorso e più del doppio rispetto a tre anni fa. I torrefattori, che hanno adeguato i loro listini negli ultimi due anni con un incremento vicino al 35%, hanno finora assorbito questi aumenti senza trasferirli al consumatore finale. Dopo un’attenta valutazione, gli operatori dei bar sono giunti alla conclusione che non è più possibile rimandare la decisione di adeguare i prezzi.
Questa decisione si inserisce in un contesto economico complesso, dove le difficoltà del mercato globale influiscono pesantemente sui costi dei beni di consumo quotidiani. I clienti dei bar di Catanzaro dovranno quindi prepararsi a un caffè più caro, con la consapevolezza che l’aumento è il risultato di una serie di fattori che vanno oltre il controllo locale.
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