Quella del “caro fitti” è solo una delle questioni affrontate da Federproprietà, Confcommercio, Confesercenti, Cicas e Confartigianato nell’accordo territoriale per la definizione dei canoni concordati per le locazioni commerciali nel Comune di Catanzaro, siglato questa mattina al termine di un incontro nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro. Le associazioni di categoria si mettono in rete per la valorizzazione e il rilancio economico e sociale della città di Catanzaro con un accordo che contiene anche misure concrete per favorire il ritorno e l’arrivo delle attività produttive e commerciali nel centro storico e nei quartieri di Catanzaro, colpiti da una grave crisi.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’accordo hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Daniele Rossi, il vice presidente nazionale di Federproprietà Francesco Granato, il presidente provinciale di Federproprietà Catanzaro Tommasina Lucchetti, per Confcommercio il segretario provinciale Pietro Falvo e Marco Napoli, il segretario provinciale di Confartigianato Raffaele Mostaccioli intervenuto quale portavoce di tutte le organizzazioni, il segretario nazionale della Cicas Giorgio Ventura. Presenti anche l’assessore comunale alle Attività produttive Alessio Sculco e il presidente del Consorzio di Bonifica Grazioso Manno.
Con l’accordo siglato ieri, che è comunque su base volontaria, Federproprietà, Confcommercio, Confesercenti, Cicas e Confartigianato intendono in particolare “consentire un facile rientro delle attività produttive e degli studi professionali nel centro storico e nei quartieri di Catanzaro, adeguando pro tempore e sperimentalmente i canoni di locazione all’eccezionale situazione nella quale la città si trova e facilitando l’incontro tra domanda e offerta immobiliare”.
« L’intesa siglata tra Federproprietà, Confcommercio, Confesercenti, Cicas e Confartigianato nasce dall’esigenza di affrontare le dinamiche demografiche decrescenti che hanno generato conseguenze negative sulla rendita del patrimonio immobiliare residenziale e un ulteriore effetto sulla domanda interna di beni e servizi, che a sua volta subisce una riduzione proporzionale alla riduzione della popolazione residente. A queste dinamiche non sfugge purtroppo – ha spiegato in maniera approfondita l’avvocato Granato – la città di Catanzaro, il cui patrimonio immobiliare residenziale nel solo centro storico è stimato in 442 milioni, inferiore in Calabria solo a quello di Reggio. L’arretramento demografico con il crollo della domanda interna incide ovviamente sugli affari delle attività produttive che si confrontano con un’utenza ridotta nel numero e delle capacità di acquisto: ne consegue la necessità di contenere i costi per evitare la chiusura. L’intesa partirà dal prossimo 1 gennaio, sarà portata all’attenzione dell’amministrazione comunale di Catanzaro, con cui da alcuni mesi Federproprietà, Confcommercio, Confesercenti, Cicas e Confartigianato si stanno confrontando per mettere in campo altri strumenti per rivitalizzare soprattutto la parte storica del capoluogo calabrese. Tra gli strumenti che nel dettaglio l’accordo intende attuare spiccano l’Osservatorio locale sulle locazioni commerciali, l’Osservatorio sul mercato immobiliare, gli incentivi comunali, e l’individuazione di zone-aree “commercialmente” omogenee ».
« Le associazioni di categoria si sono messe insieme con un obiettivo unico che è quello di non far morire la città di Catanzaro, perché di questo si tratta. Molto spesso – ha affermato Raffaele Mostaccioli parlando a nome delle associazioni di categoria interessate al protocollo, Federproprietà, Confcommercio, Confesercenti, Cicas e Confartigianato – siamo stati accusati di una scarsa azione propositiva: vogliamo dimostrare che ci siamo messi insieme per fare tutti i passi possibili per evitare questa situazione di crisi che attanaglia centro storico e periferie. Non abbiamo mai sostenuto che quello dei fitti fosse l’unica causa delle difficoltà economiche e commerciali della città: a questi si aggiungono problemi come i parcheggi, la mobilità, il traffico e ad altre cose che stiamo continuando a discutere ai tavoli di concertazione che puntano alla definizione di azioni nel medio e a lungo termine, alcune già intraprese dal sindaco Abramo. Come categoria puntiamo alla rivitalizzazione delle attività dei nostri associati e non solo nel centro storico: abbiamo già preparato un pacchetto di iniziative per animare il centro, una bozza di regolamento commerciale che integra quello esistente molto vecchio ma anche una bozza di regolamento del decoro urbano. Cerchiamo di collaborare e dare mano al Comune».
Secondo Granato «c’è una forte unità di intenti e da questo momento in avanti non c’è sviluppo se non c’è collaborazione » .
Al tavolo della presidenza assieme a Granato, Rossi e Mostaccioli anche gli altri rappresentanti delle associazioni di categoria, a partire dal presidente nazionale della Cicas, Giorgio Ventura. «Abbiamo condotto un grande lavoro che mette in evidenza l’unità d’intenti delle associazioni – ha detto Ventura -. La città è viva e questa collaborazione sta portando i suoi frutti, che potranno essere messi a disposizione delle nostre associazioni anche nelle altre città ».
“Il tessuto locale in tutte le città è rappresentato dalle piccole e medie imprese, anche per il numero di attività esistenti rappresentano il volume d’affari più consistente – afferma Marco Napoli – e queste agevolazioni si rivolgono soprattutto a queste attività. Vogliamo dare un segnale di supporto, anche per favorire l’apertura di nuove attività”.
Secondo l’assessore comunale alle Attività produttive, Alessio Sculco, “la sottoscrizione di questo accordo rappresenta un fatto positivo e rappresenta un sostegno e un incentivo alla strategia di rilancio del tessuto economico e commerciale del nostro territorio”. Un ulteriore step, in sostanza, rispetto a quello che “è già il percorso intrapreso dal sindaco Abramo e dalle associazioni di categoria che, con la fondamentale mediazione della Camera di Commercio, stanno lavorando con gli operatori per incentivare le attività commerciali nel centro storico. Tutti gli strumenti posti in essere e suggeriti nell’accordo hanno una valenza pragmatica e siamo certi riusciranno a dare un loro risultato sia nel breve che nel lungo periodo”. L’assessore Sculco ha assicurato che l’Amministrazione comunale valuterà in maniera attenta le proposte che saranno presentate, come previsto dall’accordo, con la finalità di concretizzarle.