La Consob, accogliendo l’esposto del Codacons, ha avviato i dovuti approfondimenti sul caso della vendita di azioni Moderna avvenuta dopo il rialzo in Borsa delle azioni della società seguita all’annuncio sul vaccino anti-Covid. Lo ha comunicato la stessa Consob in una nota formale inviata al Codacons.
L’associazione dei consumatori aveva presentato un esposto chiedendo di aprire un procedimento per insider trading e aggiotaggio nei confronti dei vertici della Moderna, “per il caso dell’amministratore delegato dell’azienda Stephane Bancel che, in concomitanza con l’annuncio sul vaccino anti-Covid, avrebbe venduto 21.046 azioni della società quotata in Borsa con un incasso di circa 1,8 milioni di dollari. Lo stesso avrebbe fatto il presidente di Moderna, Stephen Hoge, cedendo circa 20 mila azioni con un incasso di poco superiore a 1,7 milioni di dollari”, spiega il Codacons.
“Una tempistica nella vendite di titoli a dir poco sospetta, considerato che i vertici della multinazionale erano a conoscenza degli annunci sul vaccino e della data di divulgazione delle informazioni, e potrebbero aver beneficiato di tale vantaggio”, aggiunge l’associazione.
Una questione su cui il Codacons aveva chiesto l’intervento della Consob che nella giornata di ieri, con una nota inviata all’associazione, informa che l’esposto attualmente “è oggetto dei dovuti approfondimenti da parte degli Uffici Consob competenti”.
“Siamo lieti di apprendere che la Consob ha puntato il proprio mirino sul caso Moderna, e ci attendiamo che dalla nostra denuncia possa nascere un formale procedimento in caso di violazione delle disposizioni vigenti in tema di insider trading – sostiene il Codacons -. Ovviamente ci auguriamo che tutti i soggetti coinvolti abbiano operato nella piena correttezza e possano risultare estranei a qualsiasi colpa o responsabilità”.