Calabria: la Corte dei Conti segnala criticità nella gestione del patrimonio regionale

Corte dei Conti Calabria
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Allarme Corte dei Conti: la gestione della Calabria peggiora nel 2024

CATANZARO, 1 MAR 2025 – La gestione del patrimonio della Regione Calabria mostra segnali di peggioramento nel 2024. Questo il quadro tracciato dalla Corte dei Conti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Sezione regionale giurisdizionale. Il procuratore regionale Ermenegildo Palma ha evidenziato un incremento del rischio complessivo, sottolineando come la diversificazione delle problematiche non abbia portato a una riduzione delle criticità, ma piuttosto a un loro aggravarsi.

Ad aprire la cerimonia è stato il presidente Domenico Guzzi, alla presenza di figure istituzionali di rilievo, tra cui Vincenza Matacera, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, Rossella Scerbo, presidente della Sezione regionale di controllo, e Filippo Vari, rappresentante del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti. Paola Briguori, in rappresentanza dell’Associazione magistrati della Corte dei Conti, ha completato il parterre degli intervenuti.

Sanità e transazioni: una prassi rischiosa

Uno dei temi centrali sollevati dal procuratore Palma riguarda la gestione finanziaria del settore sanitario, con particolare riferimento alle transazioni economiche. Secondo Palma, questa pratica, sebbene giuridicamente lecita e potenzialmente vantaggiosa, deve poggiare su presupposti solidi, che spesso mancano. Il fenomeno, ha spiegato, non interessa solo specifiche città come Reggio Calabria e Cosenza, ma si è consolidato come un metodo amministrativo diffuso in tutta la regione. Pur fornendo certezza sui debiti pregressi, questa strategia non risolve le difficoltà strutturali del sistema sanitario, che continua a trovarsi in affanno.

Fondi europei e sprechi: numeri allarmanti

Oltre alla questione sanitaria, la relazione della Corte dei Conti ha posto l’accento sull’uso improprio dei finanziamenti europei. Il procuratore Romeo Ermenegildo ha segnalato come nel corso del 2023 siano emersi numerosi casi di indebita percezione di fondi comunitari, con 22 sentenze di condanna per un totale di oltre 4,6 milioni di euro e 19 citazioni depositate per una somma di quasi 1,9 milioni di euro.

Nonostante alcuni passi avanti nella trasparenza e nella rendicontazione, la gestione amministrativa della Regione continua a presentare criticità che necessitano di interventi strutturali e di un cambio di paradigma nella governance. Il rischio, altrimenti, è quello di un ulteriore deterioramento della situazione, con conseguenze dirette sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini calabresi.