Il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Daniele Rossi ha incontrato, nella mattinata di lunedì, il presidente facente funzioni della Giunta regionale Nino Spirlì.
L’incontro istituzionale è servito a fare il punto sull’azione di governo a sostegno delle attività d’impresa, artigiane e commerciali della provincia di Catanzaro alla luce del perdurare della situazione di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19.
«C’è l’esigenza di misure governative forti e d’impatto a sostegno del tessuto economico calabrese e quindi della provincia di Catanzaro – ha sottolineato Rossi al termine dell’incontro -. Con il presidente Spirlì abbiamo discusso, quindi, di quali possano essere queste misure: personalmente continuo a ritenere, come più volte dichiarato, che sia necessaria una moratoria completa sulla tassazione alle imprese, ai commercianti, agli artigiani e ai professionisti. I ristori, come vediamo quotidianamente, sono un palliativo che spesso non riesce neanche a coprire proprio gli importi dovuti all’erario».
«Non dimentichiamo che ci sono settori commerciali che più di altri hanno subito e continuano a subire i riflessi negativi delle misure restrittive. Il settore della ristorazione ma anche quelli dello sport non agonistico, degli eventi, delle fiere e dei convegni, della cultura tanto per citare alcuni esempi, si rivolgono a mercati molto ampi e fin qui hanno subito danni economici ingenti. Per settori del genere bisognerà avere la forza di ragionare in termini di risarcimento»
«Proposte a parte, però, – ha dichiarato ancora Daniele Rossi – c’è sinergia di intenti con il presidente Spirlì e dunque con la Giunta regionale con cui ormai da mesi ci confrontiamo. Ho avuto rassicurazioni circa il costante collegamento tra la Regione e il Governo nazionale in cui vengono continuamente sottolineati queste situazioni».
«La preoccupazione personale, – ha concluso Rossi – tuttavia, è forte perché ogni giorno veniamo a conoscenza di imprese che non riescono a reggere e quindi non possono far altro che chiudere: in Calabria, più che altrove, c’è bisogno che siano prese contromisure shock e che sia fatto il più presto possibile».