Decreto “Cura Italia”: 25 miliardi di euro per famiglie e aziende

Palazzo Chigi
Palazzo Chigi

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto “Cura Italia” che contiene le misure economiche per rispondere all’emergenza sanitaria del coronavirus.

“Mettiamo in campo 25 miliardi di denaro fresco e attiviamo flussi per 350 miliardi” ha detto il presidente del Consiglio, Conte in conferenza stampa. Ha aggiunto: “Una manovra economica poderosa”.

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha chiarito come il governo abbia usato subito tutte le risorse aggiuntive messe a disposizione per contrastare il COVID-19.

Il decreto dà concretezza allo stanziamento di 25 miliardi che il governo aveva deciso nei giorni scorsi, ottenendo dal Parlamento il via libera ad ampliare il deficit previsto per il 2020.

Gualtieri ha indicato cinque assi di intervento e ha messo al primo posto il finanziamento aggiuntivo molto significativo per il Sistema sanitario nazionale e la Protezione civile, che vale quasi 3,5 miliardi.

Misure a sostegno all’occupazione, difesa del lavoro e del reddito

Un cospicuo intervento riguarda il sostegno all’occupazione, la difesa del lavoro e del reddito. La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha spiegato che sono previste risorse per 1,3 miliardi per il Fondo di integrazione salariale e 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le aziende “con un solo dipendente”.

Coperti anche tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro per il mese di marzo. È anche prevista la sospensione dei contributi previdenziali, per le imprese sotto ai 2 milioni di euro di fatturato. Stop alle cartelle esattoriali, ai controlli fiscali, ai contributi fino a giugno 2020. Vengono stanziati quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali.

Vietato licenziare

onfermato l’ intervento sui licenziamenti, che verranno congelati sulla base del giustificato motivo oggettivo: misura che riguarda le procedure dal 23 febbraio in avanti, da quando cioè è scoppiata l’emergenza sanitaria.

Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia.

Aiuti per le famiglie

Prevista l’estensione del congedo parentale a 15 giorni e un voucher baby-sitter da 600 euro per chi ha bisogno di curare i figli. Per quel che riguarda i permessi della legge 104, per il periodo marzo-aprile saranno estesi a 12 giorni (500 milioni stanziati).

Rinvio dei pagamenti

Per il sistema del credito arriva l’attesa sospensione delle rate di mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche.

In campo fiscale, si conferma la sospensione degli obblighi di versamento di tributi e contributi: differimento al 31 maggio “per le imprese che fatturano fino a 2 milioni” e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi. 

Il ministro Gualtieri anticipa misure per il settore trasporto merci.

Scontro sulla misura creata per salvare Alitalia

Il salvataggio di Alitalia ha creato contrasti in seno alla maggioranza.

Seicento milioni di euro vanno invece al settore aereo per far fronte ai danni subiti dall’emergenza.

Il decreto autorizza “la costituzione di una nuova società interamente controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica, anche indiretta”

Assunzione di medici e veterinari

Verranno assunti 40 medici, 18 veterinari e 29 tecnici per “potenziare le attività di vigilanza, di controllo igienico-sanitario e profilassi svolte presso i principali porti e aeroporti”.

Per il personale medico previsto un pagamento maggiorato dello straordinario.

Viene incrementato il personale medico e infermieristico militare per 320 unità, di cui 120 medici e 200 infermieri, attraverso l’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno.

Risorse per gli enti locali

Il governo ha deciso di liberare 600 milioni di euro di risorse per gli enti locali, con molte misure a partire dalla possibilità, limitata al 2020, di utilizzare gli avanzi di bilancio per finanziare spese correnti connesse all’epidemia.

Si potranno usare integralmente anche i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni.

Ad aprile nuovo decreto

In futuro ci saranno nuove misure per rilanciare il Paese: arriverà un decreto ad aprile, che – ha aggiunto Conte – dovrebbe contare anche sulle risorse che l’Europa si prepara a stanziare“.

“Stiamo già stiamo lavorando al decreto aprile” – ha detto il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri – dove ci dovrebbe essere la possibilità non solo di confermare, ma anche di rafforzare ulteriormente gli interventi di sostegno all’economia e al lavoro”.