Eurofondi, la Calabria tra le regioni meno virtuose nella spesa: risorse a rischio

Parlamento Europeo - Strasburgo - Unione Europea
Parlamento Europeo - Strasburgo - Unione Europea, Eurofondi

La Calabria è in coda nella graduatoria italiana per la spesa degli eurofondi strutturali della politica di coesione dell’Unione Europea, come evidenziato dall’analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, relativi all’andamento delle allocazioni fino alla fine del 2022.

In particolare, la spesa certificata della Regione e rimborsata da Bruxelles è stata pari a circa 1,3 miliardi di euro su un totale di 2,2 miliardi, ovvero il 58% del fondo che unisce, nel caso della Calabria, sia quello per lo sviluppo regionale (Fesr) sia quello sociale (Fse) nel periodo di programmazione 2014-2020. Ciò significa che rimangono da spendere e rendicontare circa 940 milioni di euro entro la fine dell’anno per non perdere le risorse. Tuttavia, è importante notare che le risorse assegnate alla Calabria sono tra le più consistenti tra le regioni italiane.

Questa situazione è preoccupante, poiché evidenzia una scarsa capacità della Regione di utilizzare le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea per finanziare progetti di sviluppo e crescita. Inoltre, questa situazione ha un impatto negativo sulle opportunità di crescita economica e sociale della Calabria e sulla sua capacità di affrontare le sfide del futuro.

È importante sottolineare che la politica di coesione dell’UE ha l’obiettivo di ridurre le disparità tra le diverse regioni europee e promuovere la crescita economica e sociale in tutti i Paesi membri. In questo senso, gli eurofondi strutturali costituiscono una risorsa preziosa per le regioni meno sviluppate dell’Unione, tra cui la Calabria, e consentono di finanziare progetti di infrastrutture, innovazione, formazione e sviluppo sostenibile.

Secondo i dati esaminati, la spesa media delle regioni italiane dei fondi strutturali dell’UE è stata del 75%, pari a circa 25 miliardi di euro, mentre i programmi nazionali si sono fermati al 43%, ovvero circa 13 miliardi di euro. Ciò significa che ancora rimangono importanti quote di risorse da spendere entro la fine dell’anno, termine ultimo per non perdere le risorse.

Questa situazione assume un’importanza ancora maggiore alla luce delle ristrettezze che si stanno profilando per il bilancio nazionale, anche nella prospettiva del ripristino delle regole UE sui conti pubblici. È quindi necessario che la Regione Calabria si impegni a utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dall’UE, al fine di sviluppare progetti che possano contribuire alla crescita economica e sociale della regione, migliorare la qualità della vita dei cittadini e creare nuove opportunità di lavoro.

La Calabria si trova in una situazione critica per quanto riguarda la spesa dei fondi strutturali dell’UE. È necessario che la Regione si ad impegnarsi nella realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile e di infrastrutture, in modo da utilizzare al meglio le risorse a disposizione e garantire un futuro migliore per la regione. È anche importante che la Regione adotti politiche volte a migliorare la governance e la capacità amministrativa, al fine di utilizzare in modo efficiente ed efficace le risorse pubbliche.

Inoltre, è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sulla rilevanza dei fondi strutturali dell’UE per lo sviluppo delle regioni meno sviluppate, come la Calabria, e promuovere la partecipazione attiva delle comunità locali nella progettazione e realizzazione dei progetti finanziati da tali fondi.

In questo modo, la Calabria potrebbe riuscire a migliorare la sua posizione nella graduatoria italiana per la spesa degli eurofondi struttural e garantire un futuro più prospero e sostenibile per la regione e i suoi cittadini.