Meloni introduce rivoluzionarie misure economiche per l’occupazione: bonus da 100 euro per dipendenti, sgravi fiscali per le assunzioni e incentivi all’autoimprenditorialità
Nel corso dell’ultimo incontro con i sindacati il 29 aprile, la premier Giorgia Meloni ha annunciato una serie di misure mirate a sostenere l’occupazione e incentivare le assunzioni. Tra le principali novità, spiccano un bonus da 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti e sgravi fiscali per chi assume, con particolare attenzione rivolta ai giovani e alle donne.
Il bonus da 100 euro, soprannominato “bonus tredicesima”, verrà erogato a partire da gennaio 2025. Questo incentivo sarà destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro, che abbiano almeno un figlio a carico o facciano parte di famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico.
Parallelamente, Meloni ha annunciato sgravi fiscali per le aziende che assumono, con l’obiettivo di favorire l’occupazione giovanile, femminile e di alcune categorie svantaggiate. Queste misure prevedono una riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti, con un’esenzione dai contributi previdenziali che può durare fino a due anni.
Per quanto riguarda l’entità degli sgravi, Meloni non ha fornito dettagli precisi, ma si è parlato di un possibile “superbonus” che potrebbe coprire fino al 130% del costo del lavoro. Secondo indiscrezioni, lo sgravio potrebbe corrispondere al 100% dei contributi Inps per chi assume, con alcune specifiche condizioni.
Le misure di sgravio fiscale variano a seconda della categoria di lavoratori interessati. Ad esempio, per le assunzioni di giovani under 35 a tempo indeterminato, si prevede un’esenzione totale dai contributi previdenziali per due anni, fino a un massimo di 500 euro al mese. Tale importo sale a 650 euro al mese per le assunzioni nelle regioni del Sud e per le donne disoccupate da almeno 24 mesi.
All’incontro governo-sindacati erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, e altri membri del governo. Le organizzazioni sindacali rappresentate comprendevano Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cida, Cisal, Confintesa, Confsal e Usb.
Oltre alle misure di sostegno all’occupazione, il decreto includerà anche provvedimenti per riqualificare i lavoratori delle aziende in crisi, con l’obiettivo di favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Inoltre, saranno introdotti incentivi all’autoimprenditorialità, con programmi di finanziamento dedicati sia ai soggetti disoccupati che ai giovani under 35 che vogliono avviare un’impresa.
Infine, il governo approverà la riforma dei fondi europei della coesione, che prevede investimenti per un totale di 43 miliardi di euro nel periodo 2021-2027, con ulteriori cofinanziamenti nazionali. Questa riforma mira a migliorare l’efficienza della spesa pubblica, con procedure vincolanti per garantire il rispetto dei tempi e la revoca dei finanziamenti in caso di ritardi.
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