L’educazione finanziaria è un processo di apprendimento che mira a fornire alle persone le conoscenze, le competenze e le abilità necessarie per prendere decisioni finanziarie consapevoli e informate. Questo tipo di istruzione si concentra sull’acquisizione di conoscenze finanziarie di base, sull’apprendimento delle competenze di gestione del denaro e sull’incoraggiamento di comportamenti finanziari responsabili.
L’educazione finanziaria copre una vasta gamma di argomenti, tra cui:
Budgeting e pianificazione finanziaria: imparare a creare un bilancio, gestire le spese, risparmiare e pianificare per gli obiettivi finanziari a breve e lungo termine.
Risparmio e investimento: comprendere l’importanza del risparmio, apprendere le diverse opzioni di investimento e valutare i rischi e i benefici associati a ciascuna scelta.
Credito e debito: conoscere i concetti di credito, imparare a utilizzare le carte di credito in modo responsabile, valutare i costi e i benefici dei prestiti e gestire i debiti in modo efficace.
Pianificazione per la pensione: comprendere l’importanza della pianificazione per la pensione, esplorare le diverse opzioni di risparmio pensionistico e prendere decisioni informate per garantire la sicurezza finanziaria nella terza età.
Protezione finanziaria: imparare a gestire i rischi finanziari, ad esempio attraverso l’assicurazione, e a proteggere i propri beni e la propria famiglia dalle situazioni impreviste.
L’educazione finanziaria può essere fornita attraverso programmi formali nelle scuole, corsi universitari, seminari, workshop, risorse online e materiali educativi. L’obiettivo è aiutare le persone a sviluppare una comprensione solida dei principi finanziari di base e adottare comportamenti finanziari responsabili per raggiungere la stabilità economica e il benessere finanziario.
L’educazione finanziaria in Italia
L’educazione finanziaria in Italia è un tema di grande rilevanza e preoccupazione, come evidenziato nel Rapporto Edufin 2022, redatto da Doxa. Secondo il rapporto, le conoscenze finanziarie percepite dagli italiani rimangono estremamente basse, al di sotto della sufficienza, e questo vale anche per coloro che hanno redditi e titoli di studio più elevati.
Ad esempio, sebbene il concetto di inflazione sia piuttosto familiare, solo il 71,9% dei decisori economici dichiara di saperne qualcosa. Tuttavia, solo uno su due conosce argomenti come la diversificazione e la relazione rischio-rendimento. Solo il 40,6% dichiara di conoscere il concetto di interesse composto, mentre il 45% conosce l’interesse semplice.
Nel complesso, solo il 44,3% dei decisori ha una conoscenza finanziaria elevata. Il rapporto sottolinea che le donne, i residenti nel Sud e nelle Isole, coloro con un basso titolo di studio e i giovani sotto i 34 anni si trovano al di sotto della media e mostrano un livello di conoscenza finanziaria preoccupante. Quest’ultimo dato è particolarmente allarmante, poiché evidenzia le difficoltà che i giovani incontrano in questo ambito. Si tratta di un problema che affonda le sue radici sin dall’ambito scolastico.
Secondo l’ultima indagine PISA dell’OCSE, la percentuale di studenti italiani in grado di risolvere i compiti finanziari più complessi (top performer Livello 5) è inferiore alla metà rispetto alla media OCSE (4,5% contro 10,5%). Inoltre, circa uno studente su cinque non possiede le competenze minime necessarie per prendere decisioni finanziarie responsabili e ben informate.
L’importanza dell’alfabetizzazione economica
Gli effetti della mancanza di informazione finanziaria hanno ripercussioni non solo a livello personale e familiare, ma anche a livello nazionale. Infatti, gli individui si trovano impreparati ad affrontare eventi inattesi come la riduzione o la perdita del reddito per un determinato periodo. La consapevolezza economica diventa quindi indispensabile per il prosperare e l’innovarsi di tutto il Paese.
L’educazione finanziaria va oltre la cultura personale: impatto reale sulla gestione di investimenti e risparmi.
Le conoscenze finanziarie insufficienti rendono difficile raggiungere la fine del mese e affrontare spese impreviste, anche di modesta entità. Inoltre, si vive con ansia la propria situazione economica.
D’altra parte, un’adeguata educazione finanziaria favorisce una maggiore partecipazione al mondo degli investimenti, aspetto fondamentale in un periodo in cui l’inflazione erode i risparmi inattivi sul conto corrente.
In conclusione, è evidente che gli effetti della disinformazione finanziaria vanno ben oltre le singole persone e le loro famiglie. La mancanza di conoscenze finanziarie adeguate rende gli individui incapaci di affrontare eventi inaspettati come la perdita o la diminuzione del reddito per un determinato periodo. La consapevolezza economica non riguarda solo l’aspetto personale, ma rappresenta una necessità fondamentale per l’intero Paese al fine di prosperare e innovarsi. È solo attraverso un’educazione finanziaria diffusa che si possono creare le basi per una società più resiliente e consapevole, in grado di affrontare le sfide economiche e sfruttare le opportunità che il futuro presenta.