A gennaio l’inflazione sale all’1,5%, trainata dai prezzi dell’energia: il carrello della spesa stabile, ma il Codacons avverte: “Aumento di 500 euro all’anno per famiglia”
L’inflazione a gennaio 2025 segna un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un aumento congiunturale dello 0,6% rispetto a dicembre. Un dato che riflette principalmente l’impennata dei prezzi dell’energia, con i beni energetici regolamentati che registrano un incremento del 27,5%, ben lontano dal +12,7% di dicembre. D’altro canto, il carrello della spesa, che include i beni alimentari e i prodotti per la cura della casa e della persona, segna una variazione tendenziale stabile a +1,7%, con una leggera revisione rispetto alla stima iniziale che parlava di un +1,8%.
Secondo i dati diffusi dall’Istat, l’accelerazione dei prezzi è in gran parte dovuta ai beni energetici regolamentati e non regolamentati, con un aumento dei primi pari al +14,2%. A contribuire alla crescita anche i prezzi dei beni alimentari, sia lavorati che non, che sono aumentati dello 0,9%, così come quelli dei beni durevoli (+0,6%) e dei servizi ricreativi e culturali (+0,4%). D’altro canto, una leggera discesa si è registrata nei trasporti, con i relativi servizi che hanno visto un calo del 2,3%.
Sul piano territoriale, l’inflazione ha visto un’accelerazione in tutte le aree del paese, con il Nord-Est che registra la maggiore variazione (+1,7%), seguito dal Sud e dal Centro, con variazioni rispettivamente pari a +1,7% e +1,6%. Il Nord-Ovest ha mostrato l’incremento più contenuto (+1,3%).
Tra le città con l’inflazione più alta spiccano Bolzano e Rimini, entrambe con un aumento dei prezzi pari al +2,5%. Al contrario, Livorno, Brescia, Aosta e Firenze presentano tassi d’inflazione inferiori, con Firenze che segna la variazione più bassa (+0,6%).
Codacons: un peso aggiuntivo di quasi 500 euro per ogni famiglia
Commentando i dati dell’Istat, il Codacons ha stimato che l’aumento dell’inflazione a gennaio comporterà un aggravio medio per le famiglie italiane di 493 euro all’anno, con una spesa che sale a 671 euro per un nucleo familiare con due figli. Secondo l’associazione, il rialzo dei prezzi è alimentato principalmente dall’energia, con le tariffe del mercato regolamentato che incidono fortemente sull’andamento dei prezzi.
Il Codacons ha anche lanciato un allarme sul rischio che le tensioni internazionali sui mercati energetici possano portare a ulteriori aumenti delle bollette di luce e gas, con conseguenze negative sull’inflazione e sulla capacità di spesa delle famiglie. Il presidente Carlo Rienzi ha sottolineato la necessità di interventi da parte del governo, in particolare in relazione al decreto annunciato per contrastare il caro-energia, avvertendo che un’azione insufficiente potrebbe mettere in difficoltà l’economia del paese, deprimendo i consumi e riducendo ulteriormente il potere d’acquisto.
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