Lavoro 2.0: la Calabria pioniera del reskilling nei call center

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Un incontro chiave a Roma delinea una proposta ambiziosa: la Calabria propone un percorso innovativo per il futuro dei lavoratori dei call center, sostenuto dal governo e da Tim

Ieri pomeriggio, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, insieme all’assessore al Lavoro, Giovanni Calabrese, ha partecipato a un importante incontro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma. La riunione, incentrata sulle questioni legate a Tim e ai call center, ha visto la presenza dei ministri Urso e Calderone, dei vertici di Tim, dei rappresentanti sindacali e dei dirigenti regionali di Sicilia, Basilicata, Lazio, Sardegna e Toscana.

Una delle principali tematiche discusse è stata la vicenda dei lavoratori coinvolti nella vertenza Abramo Customer Care, che in Calabria coinvolge oltre 1000 persone tra le province di Crotone, Catanzaro e Cosenza. Il presidente Occhiuto ha sottolineato che grazie agli sforzi congiunti è stato possibile ottenere due proroghe contrattuali da Tim, estendendo così la copertura fino al mese di giugno. Tuttavia, si è immediatamente iniziato a lavorare per trovare una soluzione strutturale a lungo termine per affrontare questa situazione.

Occhiuto ha ricordato che già a metà gennaio aveva proposto l’avvio di un processo di reskilling dei lavoratori dei call center per impiegarli in nuovi progetti di digitalizzazione e servizi per la pubblica amministrazione e i cittadini. Questa proposta è stata elaborata insieme all’assessore Calabrese, all’assessore Pietropaolo e agli uffici regionali, in stretta collaborazione con Tim. Durante l’incontro odierno, il governo ha accolto favorevolmente questa proposta, prendendola come modello per un possibile percorso di riconversione professionale dei lavoratori coinvolti nella vertenza. Si prevede quindi la realizzazione di un “progetto pilota” per il reskilling di questi operatori.

Secondo Occhiuto, per finanziare queste attività si punterà alle risorse dell’Fsc nazionale e a parte dei fondi Pnrr. A tal fine è stato presentato un emendamento al decreto Pnrr in discussione in Parlamento. I ministri Urso e Calderone hanno assicurato il loro impegno per individuare una soluzione legislativa che consenta l’utilizzo delle risorse necessarie per il “progetto pilota”.

Nonostante i progressi compiuti, Occhiuto ha sottolineato che c’è ancora molto da fare e che il “progetto pilota” richiederà ancora alcuni mesi per essere avviato. Pertanto, ha ribadito l’importanza di trovare al più presto una soluzione transitoria per i lavoratori che vedranno scadere i loro contratti nei prossimi mesi, al fine di garantire la continuità occupazionale.

La partecipazione della Regione Calabria, con una componente politica di primo piano rappresentata dal presidente della Giunta e dall’assessore al Lavoro, ha evidenziato l’importanza attribuita alla questione. Al contrario, le altre regioni presenti hanno mandato solo dirigenti regionali, evidenziando così il ruolo centrale assunto dalla Calabria in questa delicata fase di negoziato.

In conclusione, l’incontro odierno rappresenta un passo significativo verso la risoluzione della vertenza Abramo Customer Care e apre la strada a un’importante iniziativa nazionale per il reskilling dei lavoratori dei call center, con la Calabria in prima linea.

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