Un altro tassello si aggiunge all’attività di collaborazione avviata dalla Camera di Commercio di Catanzaro con le Forze dell’Ordine per contribuire alla lotta alla criminalità diffusa e all’illegalità che costituisce un freno all’imprenditoria sana e quindi allo sviluppo del territorio.
Nella mattinata di mercoledì, il commissario straordinario dell’Ente camerale, Daniele Rossi, nella sua qualità di presidente della sezione regionale dell’Albo Gestori Ambientali ha sottoscritto una convenzione con il Gruppo Carabinieri Forestali della Calabria per la concessione all’Arma dell’accesso al sistema informatico Agest e all’app FDA Smart – Fruibilità Dati Albo.
Per l’Arma, il documento è stato sottoscritto dal colonnello Giorgio Maria Borrelli, comandante regionale dei Carabinieri Forestali. Analoga convenzione era stata già sottoscritta negli anni scorsi con la sezione calabrese del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
L’accesso alla piattaforma informatica consente alle Forze dell’Ordine di avere a disposizione in maniera immediata un’elevata quantità di informazioni circa le 163mila imprese iscritte in Italia all’Albo Gestori Ambientali. L’app, poi, consente di ottimizzare i tempi di controllo e verifica sulle autorizzazioni concesse ai mezzi che trasportano rifiuti. In Italia sono quasi 700mila, ogni giorni si stima siano circa 20mila le operazioni di trasporto di rifiuti nel Paese.
Il sistema consente di poter verificare in tempo reale quanto autorizzato dalle Sezioni Regionali dell’Albo ad una certa data. È possibile quindi esaminare i dati anagrafici dell’impresa, i legali rappresentanti, i responsabili tecnici, le categorie, i mezzi ed i CER (Codici Europei dei Rifiuti) autorizzati, nonché richiedere la produzione di una visura ordinaria o con la storia delle modifiche.
«L’accordo – ha spiegato nel suo intervento in diretta streaming il presidente nazionale dell’Albo Gestori Ambientali, Daniele Gizzi – è un grandissimo passo avanti perché consente di ridurre i tempi di verifica e questo si traduce in un vantaggio sia per le imprese che operano legalmente, sia per le Forze dell’Ordine che riescono a essere ancor più efficaci ed efficienti. Per comprendere quanto lo strumento di cui parliamo è importante, basta guardare ai dati degli accessi per il controllo negli ultimi anni: nel 2019 sono stati 3300, nel 2020 3600 ma nel 2021 sono balzati a 8000. È la testimonianza di quanto sia importante e utile la semplificazione introdotta dall’app».
«È molto importante quello che dice il presidente Gizzi – ha aggiunto Rossi -: c’è un’economia legale che opera in maniera corretta e ha bisogno di sentire il sostegno dello Stato e degli Enti. Il lavoro dell’Albo Gestori Ambientali, in questo senso, è delicato e determinante: in Calabria, cioè nella sede regionale dell’Albo che è presso la Camera di Commercio di Catanzaro, gli operatori lavorano alacremente ottenendo risultati di rilievo sui tempi di evasione delle pratiche che si riducono sempre più e sono abbondantemente al di sotto della media nazionale. Quello dei rifiuti è un settore particolarmente delicato per l’attenzione della criminalità, visti i profitti che se ne possono trarre con un’attività illecita. Allo stesso tempo, è necessaria particolare cura da parte degli Enti pubblici e delle Forze dell’Ordine perché la tutela del mercato e dell’ambiente non possono essere trascurate. Sono contento, quindi, della firma che oggi apponiamo e di questa ulteriore, utile collaborazione i cui vantaggi saranno per tutto il territorio e per le imprese sane della nostra regione».
Soddisfatto dell’accordo anche il colonnello Borrelli: «È un passaggio molto importante perché sancisce la collaborazione per il contrasto al trasporto e allo smaltimento illegale dei rifiuti grazie ad un’azione sinergica. Un segnale molto forte per chi continua a inquinare: i reati ambientali incidono tanto nella nostra regione e gli interessi della criminalità organizzata sono enormi. La fonte informativa che ci proviene dalle banche dati dell’Albo Gestori ci permetterà di fare il salto di qualità nella fase investigativa».