Il segretario generale CGIL, Maurizio Landini, arriva a Catanzaro, dopo la manifestazioni dello scorso 22 giugno a Reggio Calabria. Per sottolineare come la risoluzione della questione del Mezzogiorno sia sempre alla base della crescita e dello sviluppo del nostro Paese.
Il segretario Landini, a fine conferenza, ai nostri microfoni, ha affrontato diverse tematiche tra cui quella degli investimenti e dello sblocco grandi infrastrutture e cantieri minori. Quella della riforma fiscale e della Legge Fornero. Della lotta all’evasione fiscale, alla corruzione e alla criminalità organizzata. Si è parlato anche di sanità, di pensioni, di risparmio e di banche, di occupazione.
Lo sblocco dei cantieri e la ripresa degli investimenti
Lo sblocco dei cantieri e la ripresa degli investimenti, facendoli ripartire dal Mezzogiorno, è uno degli elementi di fondo. Non solo per creare lavoro, ma anche per ridare una prospettiva al Paese. Ha dichiarato Maurizio Landini, che poi aggiunge – Quello che noi stiamo chiedendo è che si attivino quattro tavoli molto precisi. Uno su Investimenti Mezzogiorno e Politiche Industriali fra tutti. Abbiamo avuto un primo incontro col ministero del mezzogiorno. Pensiamo sia necessario che si ridetermini una cabina di regia tra ministri e ministeri: ambiente, politiche industriali, mezzogiorno. In modo che ci siano dei trasporti che portino alla spesa dei soldi previsti.
Riforma Fiscale
Il Segretario generale CGIL Landini ha dichiarato che è importante aprire una discussione sulla riforma fiscale, altro tema fondamentale. Combattendo l’evasione fiscale e riducendo la tassazione sul lavoro.
La Sanità
Ci sono spese importanti da realizzare sulla sanità – ha proseguito Landini – deve essere aumentata la spesa sanitaria. Sono stati stanziati dei soldi anche per l’edilizia sanitaria, cifre importanti, ma c’è bisogno di spendere anche di più. Questo per noi, è un tema centrale ed è uno degli elementi di valutazione che daremo all’operato del governo. Chiediamo che il governo dia un segno vero di cambiamento rispetto a quello che è stato fatto fino ad oggi.
La manifestazione a Reggio Calabria
Maurizio Landini afferma che, se il governo non dovesse operare in maniera adeguata, verranno realizzate tutte le iniziative che sindacalmente possono essere messe in campo. Sono tante le mobilitazioni effettuate, Landini ricorda l’ultima manifestazione svoltasi a Reggio Calabria. In cui è stato rimesso al centro della discussione il Paese a partire dalla questione del Mezzogiorno.
Revisione della L. “Fornero”
C’è bisogno della revisione della L. “Fornero”, sottolinea Landini. Bisogna dare la pensione di garanzia ai giovani. Bisogna riconoscere il lavoro di cura, bisogna riconoscere i lavori disagiati e gravosi che non sono stati ancora riconosciuti. Bisogna separare la previdenza dall’assistenza. Bisogna fare in modo che ci sia una pensione pubblica degna di questo nome per tutti, anche per i giovani e bisogna fare una vera riforma che dia certezza per i prossimi 10-15 anni.
Occupazione
Altro elemento centrale, sottolineato dal segretario è il tema dell’occupazione. “Abbiamo scritto alcuni giorni fa al Presidente del Consiglio per avere qualche informazione sulla legge di stabilità e sul cuneo fiscale“.
C’è un problema di assunzioni del personale. C’è un problema nella stabilità. Per risollevare l’occupazione è importante lottare contro la corruzione e la illegalità. Pezzi interi dell’economia reale – ha dichiarato Ladini – sono controllati dalla malavita organizzata. Se si vuole affrontare il problema del rilancio e dello sviluppo, si deve fare una battaglia per tagliare tutti i cordoni che la malavita ha con la politica e con le coperture politiche che ci sono state in questi anni.
Calano gli investimenti ed aumentano i risparmi delle persone. La questione banche
Sono calati gli investimenti – annuncia Landini – sono calati i consumi, l’unica cosa che sta aumentando è il risparmio privato delle persone. E al Sud una delle cose che sta accadendo è che i risparmi del Sud le banche per farli fruttare, investono al Nord e non investono al Sud i risparmi che sarebbero delle persone del sud. Questo è un altro tema che deve essere messo in discussione. Le fondazioni bancarie devono fare sistema. Parlare di sistema in Calabria significa far funzionare la sanità, i servizi sociali, le infrastrutture (materiali, strade, ferrovie), sia le infrastrutture tecnologiche che mancano, sia le infrastrutture sociali.