È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2022, il decreto interministeriale 24 novembre 2021 che disciplina il sostegno finanziario a valere sulle risorse del PNRR degli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”.
Il decreto incrementa di 160 milioni di euro la dotazione finanziaria prevista per gli interventi di cui al decreto interministeriale 30 settembre 2021 e rafforza anche le altre misure già avviate come Nuove Imprese a Tasso zero e Smart&Start.
Il “Fondo a sostegno dell’impresa femminile” è finalizzato a promuovere e sostenere l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili.
Sono ammissibili le spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche/lavoratrici autonome, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della partita Iva.
A chi si rivolge
Il Fondo è volto a sostenere imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione:
- incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili;
- incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.
In particolare, possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” di cui alla precedente lettera a), le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.
Possono beneficiare degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” di cui alla precedente lettera b), le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione
Nel dettaglio sono ammissibili spese per le seguenti voci:
- impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica
- immobilizzazioni immateriali
- servizi cloud per la gestione aziendale
- personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata capitale circolante (a condizioni e limiti diversi a seconda della tipologia di impresa)
Vantaggi per le imprese da costituire o costituite da meno di 1 anno
Contributo a fondo perduto pari a:
- 80% delle spese ammissibili con un contributo massimo pari a € 50.000, per i progetti di importo uguale o inferiore a € 100.000.
- – 50% delle spese ammissibili con un contributo massimo pari a € 50.000, per progetti di importo superiore a € 100.000 e fino a € 250.000
Vantaggi per il consolidamento di imprese già esistenti
Per le imprese costituite da almeno 12 mesi e fino ad un massimo di 36 mesi:
- 50% contributo a fondo perduto
- 50% finanziamento agevolato, a tasso zero, durata massima 8 anni, senza forme di garanzia
Per le imprese costituite da più di 36 mesi,:
In caso di spese per capitale circolante, solo contributo a fondo perduto (commisurato all’importo riconosciuto come ammissibile dal provvedimento di concessione).
In caso di spese per investimenti, 50% contributo a fondo perduto e 50% finanziamento agevolato Per entrambe le linee di azione è prevista anche l’erogazione di servizi di assistenza tecnico-gestionale fino ad un valore massimo complessivo di 5.000 €.