Occupazione femminile in Italia: aumento del 6,4% al sud

Donne lavoro, imprenditoria femminile
Donne lavoro, imprenditoria femminile

Aumento dell’occupazione femminile in Italia: al sud una crescita del 6,4% negli ultimi cinque anni, con un boom di dirigenti, imprenditrici e lavoratrici over 55

Negli ultimi cinque anni, il numero di donne occupate in Italia ha registrato un incremento significativo, con il Sud che ha trainato questa crescita con un +6,4%. Questo risultato positivo ha trovato una spinta particolare tra le donne over 55, che hanno visto un aumento considerevole nella partecipazione al mercato del lavoro. È quanto emerge dal report della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, che ha analizzato i dati Istat, rivelando dinamiche importanti in vista dell’8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna.

Secondo lo studio, sebbene la pandemia abbia creato difficoltà iniziali, il 2024 ha segnato una ripresa vigorosa per le lavoratrici italiane, con un tasso di crescita pari al 2,3%, ben superiore a quello degli uomini, fermo all’1,4%. In termini assoluti, sono 227.000 le donne che sono entrate nel mercato del lavoro, contribuendo al 55% del totale degli occupati creati nel 2024, che ammontano a 413.000 unità.

Il report sottolinea che, tra i settori più dinamici, a farla da padrone sono le donne di età compresa tra i 55 e i 64 anni, un segmento che ha registrato una crescita significativa. Anche le giovani donne stanno beneficiando di nuove opportunità lavorative. Un altro dato interessante riguarda il miglioramento della qualità del lavoro: tra il 2019 e il 2024, sono aumentate le donne occupate come quadri, dirigenti e imprenditrici (+31%), così come quelle impiegate in professioni intellettuali (+6,5%) e tecniche (+6,8%). Di fatto, su 385.000 nuove occupate, ben 284.000 ricoprono ruoli altamente qualificati.

A livello territoriale, la crescita dell’occupazione femminile è stata particolarmente marcata nel Mezzogiorno, con un incremento di 146.000 donne lavoratrici, pari al 6,4% dal 2019 al 2024, più del doppio rispetto al Centro (3,1%) e al Nord (3,2%).

Nonostante i progressi, il presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, ha sottolineato che permangono criticità importanti. Il part-time involontario, il divario retributivo di genere e le difficoltà nella conciliazione tra vita professionale e personale sono ancora temi urgenti da affrontare. Il dato positivo sull’occupazione femminile evidenzia la necessità di rafforzare le politiche a sostegno delle donne, promuovendo l’accesso alle professioni più qualificate e riducendo le disparità territoriali.