Nell’Italia della questione cashless, i dati di crescita dei pagamenti elettronici non sono uniformi in tutto il territorio nazionale, e non sono solo le regioni del Nord a dimostrare una crescente affinità con i metodi digitali.
La crescita dei pagamenti digitali: ecco i dati
Secondo l’Osservatorio Pagamenti Cashless del 2022 di SumUp, sono aumentate del 10 per cento sul 2021 e del 61 per cento sul 2019 le transazioni senza contante, con settori di traino come i servizi di intrattenimento, la ristorazione e il turismo. La Calabria si inserisce in questo contesto con uno slancio al pagamento digitale pari al 28,9 per cento.
Queste stime aprono una considerazione sui metodi di pagamento più utilizzati dalla popolazione italiana, su cui spiccano, al 53 per cento, le carte di credito, debito e, soprattutto, le prepagate, mentre il 10,1 per cento dei consumatori del Belpaese preferisce i wallet digitali, come PayPal. Le carte prepagate, in particolar modo, trovano un’ampia percentuale di preferenze (le usano almeno 26 milioni di italiani), e la crescita media di questa tipologia di pagamento è stata del 30 per cento annuo, contro uno 0,5 per cento delle credit card.
Record di Postepay: 6 milioni di attivazioni della versione “Evolution”
Postepay, anche nella sua versione Evolution con IBAN, è una delle più utilizzate in assoluto, visto che il Gruppo Poste ha di recente festeggiato i 6 milioni di attivazioni della versione “Evolution”, con incluso IBAN, e il 19 milioni di carte emesse nella totalità.
Anche in questo successo giunge il contributo della Calabria, dato che, secondo le stime fornite dal Gruppo Poste, il 2022 è stato un anno particolarmente favorevole per l’emissione di carte Postepay in regione.
In particolare, nella provincia di Reggio Calabria sono state rilasciate 215 mila carte di tipo Postepay.
Metodi sicuri per transazioni online
La prepagata, nella strategia imprenditoriale del Gruppo Poste, è un metodo sicuro per i pagamenti online, tanto che viene ampiamente utilizzata nell’adesione a servizi che richiedono particolare attenzione nella diffusione di dati e informazioni personali, dai pagamenti verso la pubblica amministrazione, bollette, tasse scolastiche, grazie al circuito PagoPa, fino alle attività di forex trading, oppure a settori regolamentati come i casinò con Postepay. In quest’ultimo caso l’offerta di metodi di deposito e prelievo affidabili è uno dei criteri dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli (ADM) per il rilascio delle licenze agli operatori a distanza.
L’adesione di Poste alla normativa europea PSD2 sulla cybersecurity applicata ai canali digitali è messa in atto, nella tutela della riservatezza delle operazioni, da un sistema di autenticazione dell’utente di tipo “forte”, che include il QR Code e l’impronta digitale.
I vantaggi di pagamenti a distanza: balzo in avanti dell’e-commerce
I vantaggi connessi ai pagamenti a distanza di Postepay e di altre carte simili, si inseriscono in un contesto dominato dal balzo in avanti dell’e-commerce a livello nazionale, che in Calabria, secondo “Lo scenario dell’e Commerce nel Largo consumo”, ricerca di NielsenIQ, ha segnato un tasso di crescita del 16,2 per cento, con una percentuale più elevata di 2,5 volte rispetto ad alcuni territori del Settentrione.
In realtà la prepagata, rispetto al wallet, e nello specifico Postepay, hanno anche una forte connessione con la territorialità, e dunque con la possibilità di effettuare pagamenti cashless presso gli esercizi in loco. In particolare, la carta del Gruppo Poste può essere usata anche per pagare taxi, soste presso le strisce blu in alcuni Comuni, oppure servizi di trasporto, urbani ed extraurbani.
L’acquisizione di LIS, società di pagamenti di prossimità, al 100 per cento (operazione da 700 milioni) da parte del Gruppo Poste ha inoltre consentito l’utilizzo delle carte Postepay, oltre che presso l’ufficio postale, anche presso i punti vendita e le tabaccherie facenti parte della rete LIS nei vari territori, che ad oggi sono circa 54mila.
Pagamenti digitali: non solo e-commerce ma anche “cashless” presso gli esercenti
Quando si pensa ai pagamenti digitali, dunque, in una visione detta in gergo “omnicanale”, non si deve pensare soltanto all’e-commerce in senso stretto, ma anche ai pagamenti cashless presso gli esercenti, oppure all’adesione a servizi “in loco”.
Economia e popolazione: sempre più verso il processo di digitalizzazione
Ne consegue una forte implicazione legata al rilancio dell’economia territoriale. Non solo: a trarne vantaggio è anche l’inclusione della popolazione verso una tendenza alla digitalizzazione e all’acquisizione di competenze tecnologiche, peraltro una delle finalità del piano Cashless di Stato.
A questo proposito, proprio dalla Calabria giunge la notizia di un centenario, il signor Alberto Mario Lotito, cosentino, che ogni mese si reca personalmente alle Poste del proprio paese, Acquaformosa, per riscuotere la pensione, utilizzando la carta o il libretto… e con tanto di firma digitale.
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