Un grande passo in avanti per le discriminazioni di genere, quello della Scozia, che ha approvato un nuovo disegno di legge per abbattere completamente il costo degli assorbenti igienici.
Non si tratta di una legge già entrata in vigore, ma si è molto vicini alla messa in atto. Alla radice di questa decisione è il “Period Products Scotland Bill”, il nome della legge, la cui prima fase è passata con 112 voti a favore, nessun contrario e un astenuto. Adesso si attende la seconda fase, che permetterà ai Parlamentari di emanare emendamenti decisivi.
Il primo firmatario del disegno di legge, la laburista Monica Lennon ha affermato “Questi non sono beni di lusso, ma prodotti essenziali”. A queste parole, la collega Alison Jonhstone, ha aggiunto “Perché nel 2020 la carta igienica è vista come una necessità ma non lo sono i prodotti per le mestruazioni? Essere penalizzati finanziariamente per una funzione corporea naturale non è né equo né giusto”.
Con questo provvedimento la Scozia conquisterà il primato nel mondo. Già nel 2018 il Paese distribuiva assorbenti gratuitamente nelle scuole e nelle università. La nuova misura ne prevede la distribuzione gratuita anche nelle farmacie e nei centri di aggregazione giovanile.
Restano leggermente indietro il Regno Unito, con una tassazione pari al 5%, La Francia con il 5,5%, Belgio e Olanda con il 6% e la Germania con il 7%.
La situazione in Italia
Come ben sappiamo, le mestruazioni (ancora argomento tabù), colpiscono le donne per natura una volta al mese. Ciò comporta conseguentemente ed inevitabilmente una spesa mensile fissa, quasi come una “mini finanziaria”.
Eppure il Governo italiano sembra non accorgersi di questo piccolo “dettaglio”, come se il ciclo mestruale fosse una scelta personale. Allo stesso tempo, però, i rasoi da barba sono considerati beni di lusso e, pertanto, tassati al 4%.
Nel Novembre 2019 è stato Bocciato l’emendamento Boldrini, che aveva tentato di abbassare l’Iva su questi prodotti. La diminuzione è stata accettata solamente per le coppette mestruali (ancora sconosciute da tantissime donne) e gli assorbenti compostabili, che appartengono ad una fascia minuscola di mercato.
L’Italia, presenta oggi un’aliquota pari al 22% per assorbenti e tamponi e si trova per questo motivo tra le peggiori Nazioni al mondo, seguita da Ungheria, Danimarca, Svezia e Norvegia.