“Siamo uomini e donne, precari a tutti gli effetti utilizzati dalla Regione come tirocinanti per l’Istruzione (MIUR) e Beni Culturali (MIBACT).
L’8 marzo si è svolto un incontro tra l’assessore Robbe e le rappresentanze sindacali Cgil- Cisl e UIL firmatarie dell’accordo del 2016 in cui è stato sottolineato l’apprezzamento ricevuto da parte dei soggetti ospitanti verso i tirocinanti (MIUR-MIBACT) e si è deciso di dare prosecuzione a questi tirocini (MIUR-MIBACT) con attività di perfezionamento utili all’accesso ad opportunità lavorative nei settori in cui si è maturata l’esperienza. Con nota ai ministeri competenti è stato chiesto, come per la Giustizia, la disponibilità a proseguire nelle attività”. “Ad oggi (31 maggio) nessuna notizia è giunta in merito alla prosecuzione di questi tirocini, lasciando padri e madri di famiglia col fiato sospeso e in stato di reale bisogno. Abbiamo interpellato l’assessore Robbe che sostiene che a bloccare la proroga dei tirocinio (MIUR-MIBACT) sia la mancata autorizzazione da parte dei ministeri (MIUR-MIBAC). C’è chi sostiene che l’autorizzazione non rientri nei protocolli e non venga rilasciata”. Sta di fatto che dall’assessorato al lavoro è calato un silenzio incomprensibile in merito alla prosecuzione di tali tirocini e nessun rappresentante politico si sta interessando alla nostra causa. Noi tirocinanti (MIUR-MIBACT) chiediamo una risposta riguardo alla prosecuzione delle attività di tirocinio (MIUR-MIBAC) e che la nostra dignità non sia lesa ma sostenuta da iniziative valide in termini di prospettive di lavoro future, per noi stessi e per i nostri figli”.