Turismo calabrese in ripresa: coinvolte 6 mila imprese artigiane
La ripresa del turismo in Calabria ha coinvolto circa 6 mila imprese artigiane, segnando una svolta positiva nella regione. Nonostante sia evidente il recupero dei pernottamenti nell’ultimo anno, il settore turistico si mantiene ancora al di sotto delle percentuali pre-pandemia. Ci sono aspettative positive per l’estate del 2023, che stimolano una domanda di lavoro crescente, soprattutto per le imprese artigiane.
Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Calabria, il numero complessivo di presenze turistiche nella regione è in fase di riassestamento e recupero rispetto al 2019, raggiungendo la cifra di 7.254.907. Tuttavia, questa dinamica di crescita è ancora inferiore alla media nazionale, registrando un -5,5%. Nonostante ciò, le previsioni positive per l’estate del 2023 portano speranza alla domanda di lavoro nella regione, con 31 mila nuove entrate previste tra luglio e settembre, di cui l’81,9% concentrato nel settore dell’artigianato.
Il numero di pernottamenti è aumentato nel 2022 rispetto all’anno precedente, con una crescita del +21,4%. Tuttavia, rimane ancora significativamente al di sotto delle oltre 9 mila presenze registrate nel 2019, che evidenziano il bisogno di ulteriori sforzi per il completo recupero del settore. Le imprese del comparto delle Costruzioni hanno registrato l’incremento maggiore (+45,5%), seguite dai Servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici, che sono cresciuti del +17,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Un aspetto incoraggiante è il forte incremento delle presenze straniere nell’ultimo anno, con un notevole aumento del +89,0% nel 2022 rispetto al 2021. Questo slancio positivo, sebbene importante, non è ancora sufficiente a superare i livelli di presenze straniere registrati nel 2019 (-45,8%). Nel 2022, la componente straniera rappresenta il 16,4% del turismo regionale, rispetto al 10,5% del 2021 e al 23,1% del 2019.
Le province calabresi, ad eccezione di Catanzaro che registra una dinamica negativa (-3,3%), hanno tutte segnato una crescita tendenziale a doppia cifra nel numero di presenze turistiche nel 2022 rispetto all’anno precedente. Tuttavia, quando confrontiamo i dati del 2022 con quelli del 2019, emerge che nessun territorio calabrese è riuscito a raggiungere i livelli pre-pandemia. Le province di Reggio di Calabria (-39,6%) e Crotone (-29,2%) hanno registrato i decrementi più elevati, seguite da Catanzaro (-25,9%), Cosenza (-23,4%) e Vibo Valentia (-16,1%).
Tra i comuni calabresi con il maggior numero di presenze turistiche nel 2022, troviamo Ricadi, Cassano all’Ionio, Corigliano-Rossano, Pizzo, Scalea, Isola di Capo Rizzuto, Tropea, Cutro, Zambrone, Parghelia, Praia a Mare, Briatico, Villapiana, Rende, Diamante, Sellia Marina, Reggio di Calabria, Curinga, Nicotera, Belvedere Marittimo, Cariati, Catanzaro, Amantea, Falerna, Crotone, Grisolia, Squillace, Sangineto, Sant’Andrea Apostolo dello Ionio e Cropani.
È importante sottolineare come l’artigianato abbia avuto un ruolo chiave nella risposta alla domanda turistica. Al primo trimestre del 2023, le imprese artigiane operanti nel settore turistico hanno raggiunto il numero di 6.215, corrispondente al 19,3% del totale delle imprese artigiane in Calabria. Queste imprese offrono servizi personalizzati e prodotti unici, arricchendo l’esperienza autentica dei luoghi visitati dai turisti.
Tra i comparti dell’artigianato che si distinguono, troviamo l’Agroalimentare, con 2.153 imprese (34,6%) specializzate nella produzione di cibo e bevande, prodotti apprezzati dai turisti stranieri e riconosciuti a livello internazionale. Le imprese manifatturiere e dei servizi, che comprendono attività come la produzione di gioielleria, ceramica, lavorazione artistica dei metalli e servizi alle persone, rappresentano il 20,3% del totale delle imprese artigiane. Inoltre, i ristoranti, pizzerie, bar e pasticcerie calabresi sono cresciuti notevolmente, contribuendo al 29,2% del totale delle imprese artigiane.
Il turismo proveniente da paesi esteri ha avuto un ruolo significativo nel recupero del settore, con una spesa di 180 milioni di euro nel 2022, registrando un incremento del +38,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’obiettivo di raggiungere i livelli di spesa del 2019 rimane ancora un traguardo da raggiungere. La componente straniera ha contribuito al 13,3% delle presenze turistiche estive, contro il 12,3% delle presenze italiane.
In conclusione, il turismo e l’artigianato sono due settori strettamente connessi in Calabria. Le imprese artigiane hanno dimostrato di essere fondamentali nel fornire servizi di qualità e prodotti unici ai turisti, contribuendo in modo significativo al recupero del settore. L’aspettativa di una crescita positiva nell’estate del 2023 offre nuove opportunità di sviluppo per la regione, ma richiederà sforzi e investimenti mirati per raggiungere pienamente i livelli di prosperità e successo turistico pre-pandemia. Inoltre, promuovere ulteriormente il connubio tra turismo e artigianato potrebbe portare a esperienze autentiche e uniche per i visitatori, aumentando l’attrattiva della Calabria come meta turistica di primo piano. La valorizzazione delle tradizioni artigianali locali e dei prodotti tipici può contribuire a costruire un’identità regionale forte e distintiva, che si traduce in un vantaggio competitivo nell’ambito del turismo sostenibile. In collaborazione con le istituzioni pubbliche e private, le imprese artigiane possono giocare un ruolo cruciale nel promuovere lo sviluppo sostenibile del turismo calabrese, garantendo allo stesso tempo un’esperienza memorabile ai visitatori provenienti da tutto il mondo.
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