Ospedale Pugliese-Ciaccio, Usb: «Dipendenti che svolgono servizi di vigilanza, ma pagati da “portieri”»

Ospedale Pugliese-Ciaccio
Ospedale Pugliese-Ciaccio

L’atteggiamento della Diem S.r.l., azienda che si occupa del servizio di portierato all’interno dell’Ospedale Regionale di Catanzaro, “non” aiuta di certo il dialogo con il sindacato.

L’azienda con sede operativa a Bari è stata più volte invitata al confronto da USB, ma la stessa Diem S.r.l. non ha mai risposto, facendo appunto orecchie da mercante e pensando che i lavoratori con una pacca sulle spalle si sarebbero accontentati ed avrebbero desistito nel richiedere il confronto.

Invece, vista la nonchalance dell’azienda Diem S.r.l., USB ha avviato le procedure di raffreddamento presso l’U.T.G di Catanzaro e dopo un’ora dalla ricezione dell’apertura del tavolo Prefettizio, l’azienda Diem S.r.l. ha inviato alla USB Calabria e alla Prefettura di Catanzaro una nota di incontro per il giorno prestabilito.

Arrivati al giorno dell’incontro e contraddistinguendosi nell’affrontare le relazioni nel modo più scorretto possibile hanno richiesto di annullare l’incontro in videoconferenza in quanto affetti da Covid-19.

Il dirigente USB, Antonio Jiritano comunica con una nota stampa che: «bisogna regolarizzare i contratti di lavoro dei dipendenti che svolgono servizi di vigilanza, ma vengono pagati da “portieri” a 5 euro all’ora circa. Lavoratori che dall’inizio della pandemia hanno svolto il servizio in PRONTO SOCCORSO come una vera e propria attività di GPG, in quanto oltre a controllare l’accesso dei pazienti, medici, infermieri e degli operatori di vario tipo, sono stati costretti ad intervenire per sedare gli animi degli utenti sia all’esterno che all’interno della struttura ospedaliera. Ogni giorno questi lavoratori, vengono impiegati per mansioni diverse da quelle di portierato, in quanto durante l’orario lavorativo viene chiesto di supportare le G.P.G. nei percorsi Covid-19 per far allontanare gli utenti che sostano nelle aree comuni in prossimità dei reparti – controllo degli accessi in P.S./Obitorio –  visionare le telecamere che inquadrano la cassaforte dell’ufficio Ticket e del frigorifero che contiene appunto i vaccini posizionati all’interno  del locale magazzino farmacia, ecc..».

A fronte di tutto ciò nella Diem S.r.l., – afferma il dirigente USB – non esiste nessuna organizzazione del lavoro e si va a tentativi, complice anche l’appalto della struttura sanitaria catanzarese – di conseguenza la Diem S.r.l.  non retribuisce  le ore notturne, festivi e feste nazionali ed i livelli maturati   – per non parlare dei premessi ordinari e straordinari.

I lavoratori – conclude Jiritano – continuano a provvedersi autonomamente a reperire i DPI e pagare di tasca propria i tamponi per poter garantire sicurezza e tranquillità ai propri familiari. Riteniamo che il nostro ruolo come USB sia sempre quello di ricercare degli accordi discutendo delle richieste avanzate per la tutela dei lavoratori, quando invece l’azienda sopra citata pensa di sfruttare e di nascondersi dal confronto,   spetta a noi portare i lavoratori in piazza ed intraprendere tutte le iniziative possibili anche con il blocco dei servizi.    

La DIEM SRL si ritiene lesa nei propri interessi morali o materiali e in data 16.03.2021 ha inoltrato diritto di replica alla nostra direzione, che ha immediatamente provveduto a pubblicare la rettifica entro poche ore dalla data di ricezione della richiesta (ultimo aggiornamento ore 17,57 del 16.03.2021).