Vicenda Abramo Customer Care, sindacati: «Un’offerta, si faccia in fretta»

Abramo customer care
Abramo customer care

Il ritiro dell’offerta del fondo irlandese Heritage non è una buona notizia per la vicenda dell’Abramo Customer Care. Notizia che ha colto di sorpresa anche i sindacati. Ora bisogna concentrarsi sull’unica offerta rimasta in campo, quella presentata da System House.

La Uil nel corso dell’ultimo tavolo istituito dal Comune di Crotone aveva proposto di invitare il rappresentante dell’azienda per conoscere la proposta avanzata.

I sindacati: «Fare in fretta»

Oggi i sindacati richiedono ancora una volta di accelerare i tempi. «Bisognerebbe dare un’ulteriore accelerata alla decisione del tribunale per far sì che se System House è un progetto sostenibile e di rilancio diventi ufficiale». È quanto dichiara Fabio Tomaino, segretario generale Uil di Crotone.

«Questo ci consentirebbe – dichiara ancora Tomaino – di metterci da subito al lavoro per discutere le fasi che interessano soprattuto le professionalità dell’azienda».

Oltre alla mancanza di tempo si vuole combattere l’assenza istituzionale

L’assenza istituzionale, a detta dei sindacati, è l’altro nemico da combattere. L’apertura di un tavolo di crisi presso i ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, può rappresentare una garanzia istituzionale. Ma ad oggi questo tavolo non c’è. Le segreterie regionali di Slc-Cgil.Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, nel frattempo fanno sapere di portare avanti le «interlocuzioni con i committenti affinché mantengano le attività in essere l’esperienza dei lavoratori, consapevoli che lo strumento della “clausola sociale” rappresenti un paracadute per la salvaguardia dell’occupazione e la estrema ratio per la risoluzione di una vertenza così complessa che impatta migliaia di lavoratori calabresi».