Dalla grandine all’incontro con la bellezza naturale: riflessioni su un giorno di contrasti
C’è la grandine, le frane, la siccità, la malaria, e c’è lo Stato. Sono dei mali inevitabili, ci sono sempre stati e ci saranno sempre», scriveva Carlo Levi in “Cristo si è Fermato a Eboli”. Oggi, mentre il mondo affronta le sfide dei cambiamenti climatici, siamo testimoni di eventi estremi che ci ricordano la potenza e la fragilità della natura.
Nel Nuovo Galles del Sud, una grandinata devastante ha colpito l’area di Sydney, lasciando dietro di sé un sentiero di distruzione. Chicchi di ghiaccio grandi come palle da cricket sono piovuti dal cielo, causando danni per oltre 2,3 miliardi di dollari, segnando così il peggior disastro naturale, in termini assicurativi, nella storia dell’Australia. È un evento che richiama alla mente il terribile giorno del 14 aprile 1999.
Ma la grandine non è solo un problema dell’emisfero australe. Nel distretto di Gopalganj, in Bangladesh, la grandinata del 14 aprile 1986 ha provocato una tragedia ancora più devastante. Sfere di ghiaccio, alcune del peso di un chilo, sono cadute dal cielo, mietendo vite umane e lasciando dietro di sé distruzione e dolore. È una ferita che il tempo non ha cancellato, e che ci ricorda quanto siano vulnerabili di fronte alla potenza della natura.
Studiare gli effetti del cambiamento climatico sulla grandine è una sfida complessa, come sottolineato da un articolo di Nature di qualche anno fa. È un campanello d’allarme che ci invita a prepararci per un clima sempre più estremo e imprevedibile.
Ma mentre il mondo si confronta con questi estremi climatici, oggi possiamo trovare un rifugio nelle nostre bellissime spiagge. In un contrasto sorprendente, l’aria è quasi estiva mentre i primi turisti affollano le coste di Tropea e della Perla dello Ionio. È un momento di respiro, un momento per apprezzare la bellezza e la tranquillità delle nostre meravigliose località balneari.
In questo giorno di contrasti, riflettiamo sulla fragilità della nostra terra e sull’importanza di proteggerla. Ogni evento climatico estremo è un promemoria del nostro dovere di agire con responsabilità nei confronti dell’ambiente.