Capodanno Rai: Cosenza favorita, ma Catanzaro resta a guardare?
L’EDITORIALE | Con l’annuncio di Roberto Occhiuto agli inizi del 2024, la Calabria si è assicurata fino al 2026 uno degli eventi televisivi più seguiti del panorama italiano: il Capodanno Rai, meglio conosciuto come “L’Anno che Verrà”. Una scommessa vinta, considerando i numeri straordinari delle prime due edizioni calabresi e l’impatto economico e mediatico generato sul territorio. Ma mentre si accendono i riflettori sui risultati, già si inizia a discutere di dove verrà ospitata la prossima edizione. E qui, come sempre accade, la questione diventa anche politica.
La prima edizione calabrese, che ha salutato il 2023 da Crotone, ha incollato davanti agli schermi ben 10 milioni di telespettatori, con un investimento di circa due milioni di euro. Un evento spettacolare, condotto da Amadeus, che ha portato sul palco artisti di spicco e un’energia travolgente, rilanciando l’immagine della città e della regione a livello nazionale.
Quest’anno, il Capodanno Rai è approdato a Reggio Calabria, dove, sul celebre “Chilometro più bello d’Italia”, una serata di musica, spettacolo e comicità ha raccolto l’applauso di milioni di italiani e ha superato abbondantemente il budget di due milioni di euro. Una macchina organizzativa perfetta, resa possibile grazie alla collaborazione tra Regione Calabria, Fondazione Calabria Film Commission, Rai e la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Ma ora è iniziato il “toto Capodanno” e le domande si moltiplicano: dove si svolgerà la prossima edizione? Quali città si contenderanno il palcoscenico?
La sfida delle città calabresi: chi ospiterà il prossimo Capodanno?
Visto che si parla tanto di rilancio turistico del territorio, tra le ipotesi più sensate – se di rilancio dobbiamo davvero parlare – c’è quella di Vibo Valentia, che potrebbe cogliere questa occasione per affermarsi come meta turistica e culturale di primo piano. Tuttavia, non si può ignorare il fatto che Catanzaro, capoluogo di regione, sia rimasto finora ai margini di questa importante iniziativa. È dunque legittimo chiedersi: perché il capoluogo non è stato protagonista di un evento di tale rilevanza?
È un interrogativo che pesa ancora di più se consideriamo che, finora, le scelte sembrano seguire una precisa direzione: quella di favorire Cosenza, città natale del presidente Occhiuto. Non c’è alcuna conferma ufficiale, ovviamente, ma i segnali sono più che evidenti. E se il Capodanno 2025 fosse ospitato proprio a Cosenza?
Non sarebbe una sorpresa. Dalla visione politica di Occhiuto emerge chiaramente una forte attenzione verso il suo territorio di origine. Lo sviluppo infrastrutturale, gli investimenti culturali e, ora, la possibilità di ospitare uno dei principali eventi Rai sembrano confermare una strategia che punta a trasformare Cosenza in un polo di attrazione regionale. Ma questa centralità, per quanto comprensibile, rischia di alimentare polemiche e scontento, soprattutto tra i rappresentanti politici delle altre province.
E Catanzaro? Il grande assente
In questo contesto, il silenzio dei politici catanzaresi appare assordante. Catanzaro è il capoluogo di regione, ma finora non è riuscito a far sentire la propria voce o a rivendicare un ruolo di primo piano in questa iniziativa. Perché nessuno spinge affinché il Capodanno Rai venga ospitato nel capoluogo? La città, con la sua storia e il suo potenziale culturale, meriterebbe sicuramente un’occasione per brillare.
Un appello per un Capodanno equo e condiviso
È fondamentale che il prossimo Capodanno Rai in Calabria non diventi terreno di scontro politico o di favoritismi territoriali. L’obiettivo deve essere quello di promuovere tutta la regione, valorizzandone la varietà e le peculiarità. Che si tratti di Vibo Valentia, Catanzaro, Cosenza o di altre città, la scelta dovrebbe basarsi su criteri di equità e sul potenziale di ogni territorio di rappresentare al meglio la Calabria agli occhi dell’Italia e del mondo.
Occhiuto ha dimostrato una visione ambiziosa per la regione, ma ora è il momento di coinvolgere tutte le realtà calabresi in questa straordinaria iniziativa. Il Capodanno in Calabria deve essere una festa di tutti, per tutti. La scelta della prossima città ospitante sarà un banco di prova importante per dimostrare che questa visione non è solo uno slogan, ma una reale opportunità di crescita condivisa.
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