Chiusa la provinciale 18, l’arteria che attraversa la pineta di Catanzaro, per effettuare il taglio degli alberi: cittadini preoccupati per la prolungata chiusura
L’EDITORIALE – In una mattina ordinaria, Franco, un cittadino di Catanzaro, si è trovato di fronte a un’improvvisa e inaspettata barriera di cemento e tronco lungo la strada che attraversa la pineta di Catanzaro. La strada, da tempo non transitabile e aperta a intermittenza, solleva dubbi e preoccupazioni riguardo alla sua segnalazione e alla sicurezza dei cittadini.
Franco, che ha condiviso una foto della situazione, ha denunciato la mancanza di adeguata segnalazione sulla strada chiusa. Nonostante la presenza di cartelli di “lavori in corso” e il limite di velocità a 40 km/h, diversi automobilisti sembrano essere stati colti di sorpresa dal blocco improvviso. Franco stesso ha dovuto avvertire una conducente del pericolo imminente, evidenziando un potenziale rischio per la sicurezza dei viaggiatori.
La strada che attraversa la pineta, originariamente chiusa a novembre 2023 per motivi non molto chiari, sembra ancora lontana dalla riapertura. Inizialmente, la chiusura è stata giustificata dalle condizioni meteorologiche avverse o poi dalla necessità di effettuare operazioni di disboscamento a seguito di un incendio che ha devastato la pineta. Quello che inizialmente sembrava un intervento precauzionale si è protratto senza un termine definito, suscitando le proteste dei cittadini.
L’arteria provinciale 18, che attraversa la pineta (ex polmone verde di Catanzaro), è stata chiusa in passato a causa di alberi pericolanti rimasti dopo l’incendio. La decisione ha generato malcontento tra i residenti e i commercianti, che si sono sentiti “tagliati fuori” senza alcun preavviso o soluzione alternativa per garantire la continuità del servizio.
Il consigliere comunale Raffaele Serò ha sollevato la questione sulla sua pagina social già a dicembre 2023, evidenziando la mancanza di comunicazioni agli abitanti. Nonostante l’ordinanza emessa dalla Provincia, i residenti sembrano essere stati ignorati in merito agli avvisi di chiusura, generando ulteriore frustrazione tra la comunità locale.
La Provincia di Catanzaro ha sottolineato che, nonostante la strada sia di competenza provinciale, i lavori sono stati concordati tra Calabria Verde e il Comune di Catanzaro. Questo tratto di strada è stato oggetto di punti di tensione tra il sindaco Nicola Fiorita, il presidente della provincia Amedeo Mormile e il commissario straordinario di Calabria Verde Giuseppe Oliva. Nel frattempo, i cittadini esprimono frustrazione per i disagi che devono affrontare quotidianamente a causa della strada chiusa, sperando in una soluzione rapida e trasparente da parte delle autorità competenti. Basta pensare a quando il Catanzaro gioca in casa: i cittadini che lavorano nella zona sud e abitano nella zona nord della città devono farsi tutta la fila dei tifosi che vanno allo stadio per rientrare a casa dal lavoro. Nel corso dell’ultimo incontro del Catanzaro che si è giocato alle 20:30, Gigi, che abita nella frazione S.Elia e lavora nel quartiere Lido di Catanzaro, ha impiegato oltre un’ora e mezza per raggiungere casa perché si è dovuto fare tutto il traffico dei tifosi che dovevano raggiungere lo stadio. Gli è successo per ben due volte. Ora, a febbraio, le partite in casa sono diverse: solidarietà a Gigi.
La situazione che stiamo vivendo in questi mesi ricorda il caso del muro pericolante di Viale Pio X, dove il lungo processo di abbattimento ha richiesto ben tre anni. La cittadinanza guarda con crescente preoccupazione alla strada, trasformata in una sorta di “segheria a cielo aperto” a causa delle operazioni di disboscamento, chiedendosi quanto tempo ancora dovrà trascorrere prima che la strada ritorni alla sua piena fruibilità.
Franco, il cittadino che ha condiviso la foto di copertina, esprimendo la sua preoccupazione, ci ha interrogato: è davvero questo il concetto di sicurezza che dovremmo adottare?
La preoccupazione è alimentata non solo dalla sicurezza su quel tratto e dalle incertezze sulla data di riapertura, ma anche dal precedente episodio del muro pericolante di Viale Pio X, il quale ha gettato un’ombra di dubbio sulla tempestività delle azioni delle autorità locali nel risolvere simili problematiche.
“Abbiamo atteso tre lunghi anni per l’abbattimento del muro pericolante di Viale Pio X. Ora ci chiediamo: quanto dovremo aspettare per riavere aperta la nostra arteria principale, che è stata trasformata in una segheria a cielo aperto?” si interroga Franco.
Il paragone tra i due casi evidenzia una crescente inquietudine tra i cittadini, che si sentono abbandonati a una sorta di limbo, senza informazioni chiare o tempistiche definite riguardo alla strada che attraversa la pineta, in località Siano. In attesa di risposte e azioni tempestive, la cittadinanza manifesta il desiderio di vedere ripristinata la normale circolazione sulla strada, liberando la città da una problematica che sembra protrarsi troppo a lungo.