Dietro le quinte del Pronto Soccorso: la denuncia di Matteo

Mano, sostegno, solidarietà
Mano, sostegno, solidarietà

Matteo racconta l’Odyssey al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Catanzaro e il richiamo alla dignità nel Sistema Sanitario

L’EDITORIALE – Matteo, uno dei nostri lettori, ha condiviso con noi un’esperienza avvincente, un viaggio attraverso il sistema sanitario che ci fa riflettere sull’importanza del diritto alla salute e della dignità umana. Attraverso le sue parole, entriamo nel cuore di una realtà spesso nascosta, ma di fondamentale importanza.

Matteo inizia il suo racconto a Calabria Magnifica sottolineando il diritto inalienabile di ciascuno di noi alla salute e alla dignità, un principio che sembra talvolta dimenticato nei meandri del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Catanzaro. Il suo percorso, iniziato con la consulenza del medico curante e la successiva attesa per uno specialista, si è trasformato in un incubo di attese interminabili e errori imbarazzanti quando ha varcato la soglia del Pronto Soccorso.

Le sue parole dipingono un quadro di frustrazione, dove il personale medico, invece di essere un faro di speranza, si è trasformato in un ostacolo. Attese agonizzanti, prelievi di sangue mal gestiti e addirittura l’errore di attribuire i risultati di un esame a un altro paziente, hanno lasciato Matteo con una sensazione di smarrimento e rabbia.

Il culmine di questa esperienza è rappresentato da un confronto con il personale del Pronto Soccorso, che invece di mostrare empatia e rispetto, ha dimostrato un atteggiamento sconcertante. La mancanza di considerazione per il tempo di Matteo e il disprezzo manifestato attraverso commenti irrispettosi hanno ferito non solo il suo corpo malato ma anche la sua dignità.

Matteo trova una luce alla fine del tunnel quando si rivolge all’ambulatorio INTRAMOENIA, sottolineando che la giusta attenzione e un approccio umano possono fare la differenza.

In quanto editore di Calabria Magnifica, accolgo la testimonianza di Matteo come una chiamata all’azione. La sua storia è emblematica delle sfide che alcuni pazienti affrontano nel nostro sistema sanitario, e il nostro ruolo è dar voce a queste esperienze. La dignità umana dovrebbe essere al centro di ogni pratica medica, e questa denuncia ci spinge a riflettere su come possiamo migliorare il nostro sistema di assistenza sanitaria.

Matteo, ti ringrazio per aver condiviso la tua storia. La tua voce è ascoltata e spero che questo racconto contribuisca in qualche modo a catalizzare cambiamenti positivi, affinché il diritto alla salute e al rispetto diventi una realtà concreta per tutti.

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