L’EDITORIALE
I Dik Dik, leggendaria band italiana degli anni ’60 e ’70, sono stati ospiti nella trasmissione di Rai Uno “Oggi è un altro giorno” condotta da Serena Bortone. Durante l’intervista, hanno raccontato la loro storia e ricordato con commozione il loro storico componente Erminio “Pepe” Salvaderi, scomparso nel dicembre del 2020 a causa delle complicazioni del Covid-19.
Pepe Salvaderi, nato a Milano alla fine degli anni ’40, è stato uno dei membri fondatori dei Dik Dik insieme a Pietruccio Montalbetti, Giancarlo “Lallo” La Villa, e Sergio “Ciro” Fogliatta. Era un appassionato di tecnologia e un tifoso milanista, ma soprattutto un chitarrista di grande talento. Studiò chitarra classica con il Maestro Miguel Albeniz e fu proprio grazie a lui che “ci ha attaccato la malattia della chitarra”, ha ricordato Sbriziolo durante l’intervista.
Pepe Salvaderi è stato una figura fondamentale nella storia dei Dik Dik, sia come chitarrista che come autore di alcune delle loro canzoni più famose, come “Il primo giorno di primavera” e “Sognando la California”. Ma non solo, era anche il “più spiritoso e ironico” del gruppo, come ha sottolineato Pietruccio Montalbetti durante la trasmissione.
La scomparsa di Pepe Salvaderi ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita dei Dik Dik, ma i suoi compagni hanno deciso di portare avanti la loro attività musicale anche dopo la sua morte. Nel 2021 è uscito l’album “Una vita d’avventura”, che contiene anche l’ultima performance di Salvaderi insieme al gruppo. Un modo per onorare la sua memoria e per continuare a suonare insieme come avevano fatto per oltre cinquant’anni.
La musica dei Dik Dik ha fatto la storia della musica italiana e ha influenzato molte generazioni di artisti. Il loro stile unico e inconfondibile, fatto di melodie orecchiabili e testi significativi, li ha resi una delle band più amate e apprezzate del panorama musicale italiano.
L’ospitata dei Dik Dik a “Oggi è un altro giorno” è stata un momento emozionante per i fan della band e per tutti coloro che amano la musica italiana. Una testimonianza della forza della musica nel ricordare chi non c’è più e di come possa essere un ponte tra il passato e il presente, tra le generazioni e le esperienze di vita diverse.
Un ricordo personale di Pepe Salvaderi dei Dik Dik: la musica, la passione e la smentita di un pregiudizio
È un grande privilegio poter ricordare un momento così speciale come quello della mia chiacchierata con Pepe Salvaderi dei Dik Dik. Ho avuto la fortuna di intervistare il gruppo in diverse occasioni, l’ultima risale al 2013, in occasione del concerto al Parco della Biodiversità di Catanzaro, ma quella chiacchierata con Pepe è stata un momento indimenticabile.
Pepe Salvaderi era un uomo dalla personalità unica, noto per il suo grande senso dell’umorismo e la sua passione per la musica. Durante la nostra breve conversazione, ho avvertito la sua capacità di trasmettere la sua passione per la musica in modo coinvolgente e autentico.
Ricordo che in quella occasione, Pepe mi parlò della sua esperienza con Lucio Battisti, e smentì le voci che lo dipingevano come un uomo di destra (circostanza che poi mi venne confermata anche da Pietruccio nel corso dell’intervista). Questa testimonianza mi ha fatto riflettere su come i pregiudizi e gli stereotipi spesso possano essere infondati e su come sia importante conoscere realmente le persone per giudicarle in modo equilibrato.
La mia breve conversazione con Pepe Salvaderi è stata sicuramente un momento prezioso e indimenticabile per me, così come lo è stato per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrare questo artista e uomo umile e affabile. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella musica italiana, ma il suo ricordo e la sua musica continueranno a vivere nei cuori di tutti, grazie ai suoi compagni e a coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato.
LUCIO BATTISTI: il ricordo di PIETRUCCIO MONTALBETTI
Pietruccio dei Dik Dik, parla del libro “io e Lucio Battisti” su Radio Catanzaro Centro
