L’EDITORIALE | Il disastro ferroviario di Crotone

Disastro ferroviario, incidente ferroviario Crotone 16 novembre 1989
Disastro ferroviario, incidente Crotone 16 novembre 1989

Un viaggio nel tempo: un tributo a 34 anni dal tragico scontro ferroviario

In una giornata che inizialmente sembrava seguire la consueta routine, il mio io del passato, giovane rappresentante di aspirapolveri e volto dei telegiornali locali su TELESPAZIO CALABRIA, si trovò catapultato in una drammatica deviazione dal normale corso degli eventi. Dopo aver chiuso la diretta del TG SPAZIO delle 14:15 insieme al compianto Franco Gesualdo, mi apprestavo a lasciare la redazione quando, improvvisamente, il tumulto della notizia del disastro ferroviario di Crotone ruppe la tranquillità dell’ordinaria giornata lavorativa.

Le prime informazioni erano frammentate, e in quel momento, diversamente da oggi, non riuscivo immediatamente a percepire la gravità della situazione. La redazione si mobilitò all’istante per coprire l’evento. A quell’ora solitamente deserta, la brillante Maria Pia Tallarico e la talentuosa Terri Boemi fecero irruzione in redazione, dando avvio a collegamenti e edizioni straordinarie. Io rimasi a disposizione per dare voce ai testi preparati dalle colleghe di redazione, mentre il nostro tecnico e caro amico Franco Gesualdo, inizialmente pronto a lasciare, scelse di rimanere disponibile.

Il disastro ferroviario del 1989 si incise profondamente nella memoria collettiva di tutti i calabresi. In quel momento, due treni si scontrarono violentemente sulla ferrovia Jonica, causando la tragica morte di 12 persone. L’inchiesta successiva rivelò una serie di disfunzioni, tra cui la partenza non autorizzata del treno locale proveniente da Cariati e la mancanza di segnalazioni a causa di un guasto agli apparati elettrici.

TG SPAZIO ed. 17.11.1989 – disastro ferroviario di CROTONE

La dinamica dell’incidente

Alle 13:20 del fatidico giorno, il treno locale proveniente da Cariati s’incrociò indebitamente con quello proveniente da Catanzaro, generando uno scontro violentissimo. Entrambi i convogli, viaggiando a velocità prossime ai 100 km/h, subirono danni catastrofici. Le automotrici si rovesciarono nella scarpata laterale, mentre il locomotore Diesel si sfasciò, soprattutto nella parte anteriore.

Anomalie rivelate: apparecchi elettrici fuori uso e ordini ignorati

Le indagini avviate dalla magistratura e dalle Ferrovie dello Stato svelarono una serie di anomalie. Gli apparati elettrici erano fuori uso da tre giorni a causa di un incidente con un escavatore che aveva tranciato accidentalmente i cavi. In questa emergenza, i treni operavano con dispacci telefonici, sottolineando la fragilità del sistema. Inoltre, la procura evidenziò la mancanza di coordinamento tra le stazioni coinvolte e la disobbedienza del macchinista al mancato ordine del capostazione.

La memoria delle vittime

Il disastro del 1989 non è solo un capitolo nero nella storia ferroviaria, ma anche una tragedia umana che ha lasciato un segno indelebile. Nello scontro persero la vita 12 persone tra viaggiatori e personale delle ferrovie: Carmelina Pistoia, Delia Sozzi, Antonella Serventi, Rosanna Perri, Rita Angela Geracitano, Loredana Gentile, Emma Gagliardi, Franca Cefalà, Mirella Cavalli, Antonio Sorrenti, Angelo Giuffrè, Salvatore Bruno. Nel 2016, una targa commemorativa è stata posta nella piazza antistante la stazione di Crotone, ma il ricordo doloroso persiste.

La situazione attuale

A 34 anni dal disastro, la tratta ionica sembra essersi fermata nel tempo, con pochi segni di progresso. La riduzione dei binari, la mancanza di treni e l’elettrificazione bloccata indicano una situazione stagnante. L’assenza di un collegamento bus tra la stazione e il centro cittadino aggiunge ulteriori disagi, mettendo in luce la necessità di interventi immediati.

Il viaggio sulla tratta ionica sembra essere diventato un viaggio nel tempo, dove gli errori del passato continuano a influenzare il presente. È urgente rivolgere l’attenzione su questa situazione e implementare soluzioni concrete per garantire un futuro più sicuro e efficiente per i viaggiatori della Calabria.

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