Rosina Anacreonte, originaria di Pentone, ultima restimone della migrazione epocale: addio a New York, 108 anni di memorie
NEW YORK, 2 GEN 2024 – Nel cuore di New York, si è spenta la dolce luce di Rosina Anacreonte, una donna straordinaria che ha visto passare 108 anni di storia, amore e resilienza. Originaria di Pentone, un piccolo borgo della Calabria, Rosina è stata l’ultima custode di un capitolo epocale: la grande migrazione calabrese verso gli Stati Uniti d’America.
La notizia della sua scomparsa ha attraversato l’oceano, giungendo fino a noi grazie all’instancabile Alfio, amministratore del gruppo “Io Amo Pentone” su Facebook. Oggi, noi di Calabria Magnifica ci uniamo a un coro di voci che esprimono le più sentite condoglianze ai familiari e ai parenti di Rosina, una donna che ha portato con sé non solo la sua storia personale ma anche quella di una comunità e di un’intera generazione di migranti.
La migrazione calabrese verso gli Stati Uniti ha una storia profonda, intrecciata con i sogni di una vita migliore e l’aspirazione a una prosperità che sembrava sfuggire dalle mani di chi rimaneva nelle terre natie. Dal 1820 al 2019, milioni di calabresi hanno varcato l’oceano, cercando fortuna e speranza in un Paese lontano.
La grande ondata migratoria si è verificata in un periodo che abbraccia un quindicennio dopo il 1861, durando ben quattro decenni. La sua intensità ha raggiunto l’apice nei primi decenni del XX secolo, prima della Prima Guerra Mondiale, con quasi 300.000 arrivi dall’Italia in un singolo anno. Questi migranti, spinti da una combinazione di fattori economici e sociali, hanno contribuito a plasmare il volto di una nuova America.
Il cuore della Calabria ha pulsato forte in quegli anni, dando origine a storie come quella di Rosina Anacreonte. La sua vita è stata un viaggio straordinario, una testimonianza viva di sacrifici e successi, di sogni realizzati e di nuove radici piantate in terra americana.
Le statistiche ci raccontano di un periodo di declino nelle partenze verso gli Stati Uniti dopo il 1970, poiché l’Italia ha conosciuto una crescita economica e occupazionale. Ma la storia è ciclica, e così, negli anni Duemila, abbiamo assistito a una ripresa delle partenze verso la terra promessa nordamericana, un fenomeno guidato da migranti qualificati che cercano nuove opportunità.
Oggi, Rosina ci lascia, ma il suo ricordo rimarrà vivo, intessuto nei racconti delle generazioni future. Le sue canzoni con Maria, i legami con Pentone, la sua terra natia, e la forza che ha trasmesso ai suoi cari sono testimonianza tangibile del coraggio di chi ha osato attraversare l’oceano in cerca di una vita migliore.
A te, Rosina, dedichiamo un articolo editoriale commovente e rispettoso. Possa il tuo riposo essere sereno, mentre il tuo spirito pervade le nuove generazioni, ispirandole a celebrare le proprie storie e a onorare le radici che, anche a distanza, mantengono saldo il nostro legame.
ARTICOLO DISPONIBILE IN LINGUA INGLESE SU DAILY CALABRIA: The heart of Pentone in New York: farewell to Rosina, 108 years of emotions