L’appello per riportare vita all’asilo delle suore abbandonato
L’EDITORIALE – Sant’Elia, un piccolo angolo di Calabria situato a metà nel comune di Catanzaro e a metà nel comune di Pentone, porta con sé le tracce di un passato vibrante e altruista che risuonano attraverso i corridoi vuoti dell’asilo delle suore, ora abbandonato e intriso di tristezza. Un luogo che, un tempo, era pervaso dalla gioia dei bambini che vi trovavano rifugio e dalla dedizione delle suore che si prendevano cura di loro.
Attraverso il velo della nostalgia e della rabbia, ci si chiede come un’istituzione così carica di significato possa decadere in uno stato di degrado. Una foto, recentemente pubblicata su Facebook, ha scosso i cuori di coloro che un tempo chiamavano questo asilo casa. Suor Luisa, con occhi che raccontano storie di tempi migliori, rivela che la ragione principale di questo declino risale al momento in cui le suore furono costrette a lasciare.
Suor Luisa, nel suo toccante commento, spiega che alle suore fu offerta la scelta tra tre opzioni: pagarne l’affitto dalla data del loro arrivo nel 1964, acquistare la struttura, o abbandonare il luogo che avevano chiamato casa per un così lungo periodo di tempo. La dolorosa verità è che la terza opzione fu l’unica scelta possibile, una scelta che ha gettato l’asilo in un abbandono amaro. Una struttura che ora giace nelle mani della provincia di Catanzaro, senza alcun segno di vita o interesse.
Teresa, sempre sui social, guardando la foto con occhi pieni di rimpianto, esprime quanto fosse bello quando le suore dominavano il panorama dell’asilo. Un periodo in cui la struttura pulsava di vita, amore e cura per i bambini del luogo.
Negli anni trascorsi da allora, cittadini benevoli hanno implorato le autorità di intervenire, di restituire a questo luogo un po’ della sua antica gloria. Gli appelli sembrano essere caduti nel vuoto, come una preghiera non ascoltata. Anche il Comune di Pentone ha manifestato il desiderio di recuperare questa struttura, ma la provincia, la sua attuale custode, si è trincerata nel silenzio.
È difficile non chiedersi perché un simbolo di benevolenza e amore come l’asilo delle suore sia stato abbandonato al proprio destino. La risposta, apparentemente, risiede in una serie di decisioni che hanno preceduto la partenza delle suore, decisioni che ora pesano sul cuore di coloro che hanno vissuto lì.
L’asilo delle suore a Sant’Elia è molto più di un edificio in rovina; è una testimonianza di un passato solidale e gentile. Oggi, più che mai, si erge come un appello: un appello per il risveglio delle autorità locali, un appello per il ritorno della vita in questo luogo che un tempo risuonava di risate di bambini e preghiere di suore devotate. Che il destino di questo asilo possa essere ribaltato, e che possa tornare a essere un faro di speranza e amore per la collettività di Sant’Elia.