La storia dietro la canzone che ha segnato un’era e il suo suono rivoluzionario
“Impressioni di Settembre” è una canzone che risuona ancora oggi, un’icona della musica italiana che ha attraversato il tempo senza perdere il suo splendore. Questo capolavoro, creato dalla Premiata Forneria Marconi (PFM) è un inno alla speranza e al cambiamento, un riflesso dei turbulentiti anni ’70.
Nell’inizio di ottobre del 1971, una nuova canzone fece il suo debutto, un brano che rifletteva sui giorni appena trascorsi di settembre. Quest’ultimo mese, un periodo in cui estate e autunno si fondono in un equilibrio delicato e magico, presenta, soprattutto nelle prime ore del mattino, un’atmosfera ancora pervasa da una dolce bruma calda. Tuttavia, in questo contesto, si inizia già a percepire una sottile nostalgia per qualcosa di ormai sbocciato e destinato a sfumare, cedendo il passo alle melodie malinconiche dell’inverno. È proprio all’inizio di ottobre del 1971 che “Impressioni di Settembre” dei Premiata Forneria Marconi (PFM) fa il suo ingresso nel panorama musicale italiano, segnando una svolta epocale nella musica del nostro paese.
Il suono dei figli dei fiori
Nel 1971, il suono dei “figli dei fiori” stava gradualmente svanendo, ma “Impressioni di Settembre” ci ricorda di godere delle cose belle finché durano, senza troppi pensieri. Questo brano cattura l’essenza di un’epoca in cui le certezze erano scosse e l’emozione regnava sovrana. L’ascoltatore viene trasportato in un viaggio emotivo attraverso la voce e la musica, senza preoccuparsi di cosa potrebbe riservare il futuro.
Mogol e la realtà catturata dalla musica
Una delle caratteristiche distintive di “Impressioni di Settembre” è il testo scritto da Mogol. Mogol ha catturato la realtà quotidiana, raccontando ciò che ha visto al mattino uscendo di casa. Questo approccio realistico è diventato un marchio di fabbrica del brano, che si presenta come una fotografia istantanea della vita quotidiana. La rugiada, il cavallo e gli altri dettagli descritti nel testo sono autentici, creando una connessione diretta tra il pubblico e la canzone.
Settembre come metafora del cambiamento
La canzone ha suscitato diverse interpretazioni nel corso degli anni. Alcuni vedono settembre come una metafora del cambiamento, mentre altri percepiscono una profonda nostalgia per l’inizio dell’autunno e il declino delle stagioni. La versatilità del testo consente a ciascun ascoltatore di attribuirvi un significato personale, contribuendo alla sua atemporalità.
L’innovazione del suono sintetico
Un aspetto fondamentale di “Impressioni di Settembre” è l’innovazione sonora. Il brano è stato il primo a sfidare le convenzioni musicali dell’epoca, presentando un ritornello strumentale suonato attraverso un sintetizzatore Moog. Questo strumento, con le sue capacità di creare suoni sintetici unici, ha portato un elemento di freschezza e originalità alla musica italiana. La PFM ha adottato il Moog dopo averlo scoperto in un disco di Emerson Lake & Palmer e ha contribuito a diffonderne l’uso nella scena musicale italiana.
La sintesi del significato: L’Io e il senso dellavVita
Le parole di “Impressioni di Settembre” riflettono la confusione e la mancanza di certezze dell’epoca. L’incertezza e la ricerca di significato sono temi centrali nella cultura degli anni ’70, e questa canzone cattura perfettamente il dilemma dell’individuo contemporaneo. L’Io e il senso della vita sono sfaccettati e sfuggenti, come le onde mescolate dal Moog.
La canzone del cambiamento
“Impressioni di Settembre” si conclude con la triste constatazione che “il sole tra la nebbia spunta già, un giorno come sempre sarà”. Questo finale è un richiamo al cambiamento costante, una costante nella vita. La canzone suggerisce che, nonostante le incertezze, la vita continua a fluire.
In conclusione, “Impressioni di Settembre” è molto più di una semplice canzone; è un simbolo di un’epoca di cambiamenti tumultuosi e di speranza in un futuro migliore. La sua innovazione musicale, il suo realismo e la sua capacità di riflettere l’umana condizione lo rendono un capolavoro senza tempo della musica italiana. Questa canzone ha lasciato un’impronta indelebile nella storia musicale e continua a toccare il cuore di chiunque la ascolti. Una testimonianza della forza della musica nell’esprimere l’indefinibile e nell’accompagnarci nel nostro eterno viaggio.