Promozione o espulsione?
L’EDITORIALE – Nel mondo della sanità calabrese, un enigma circonda la recente partenza del dottor Vincenzo La Regina dalla sua posizione di commissario presso l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza. L’annuncio della sua nomina all’ASL 6 di Roma ha sollevato domande sulle circostanze del suo addio alla Dulbecco, dove aveva guidato con orgoglio la fusione dell’ospedale unico di Catanzaro.
All’inizio, sembrava che La Regina fosse l’uomo giusto per gestire questo ambizioso progetto di fusione, unendo l’ospedale civile e l’università sotto il nome prestigioso di Dulbecco. Il suo approccio sicuro e consolidato aveva rassicurato l’opinione pubblica, ma le cose sono rapidamente cambiate.
Dopo aver lasciato la carica di commissario presso l’ASP di Cosenza, La Regina è stato confermato nel ruolo di guida della Dulbecco nel mese di luglio, ottenendo il sostegno sia del presidente della Regione che del rettore dell’Università Magna Graecia. Ma, a sorpresa, ha improvvisamente deciso di lasciare la sua posizione alla Dulbecco per assumere l’incarico all’ASL 6 di Roma.
Questo improvviso cambiamento solleva una domanda intrigante: La Regina è andato via volontariamente o è stato gentilmente spinto verso la porta di uscita? La sua nomina all’ASL 6 di Roma sembra un notevole cambio di rotta, passando dal prestigioso incarico a Catanzaro a una delle complesse ASL di Roma.
La Regina è stato individuato come il traghettatore chiave per l’azienda unica Renato Dulbecco, nata dalla fusione dei due ospedali cittadini. La sua partenza improvvisa, senza un grande clamore mediatico, sembra preparata da tempo, poiché è stato subito nominato direttore sanitario all’ASL Roma 6 dal commissario straordinario Francesco Marchitelli. Questa decisione è stata presa rapidamente e senza incertezze.
È importante notare che l’incarico di La Regina a Catanzaro era considerato temporaneo, con il suo destino strettamente legato al rinnovo del decreto Calabria, previsto per il prossimo 31 dicembre. La Dulbecco è tra le poche aziende che non ha ancora indetto un avviso per la nomina di un direttore generale, a differenza di altre realtà come l’ASP di Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, l’Azienda Ospedaliera di Cosenza e il GOM di Reggio Calabria, che hanno già avviato procedure di selezione.
L’uscita di scena di La Regina non era prevista in questa fase e con questi movimenti repentini. Questo solleva il sospetto che ci siano stati cambiamenti significativi nei rapporti di forza all’interno della complessa realtà della sanità regionale calabrese, che è nota per le sue intense dinamiche e sfide. Alcuni osservatori suggeriscono che La Regina potrebbe essere stato “promosso” a Roma, in modo simile a come era stato “promosso” dalla ASP di Cosenza alla Dulbecco di Catanzaro.
In definitiva, il mistero che circonda la partenza di Vincenzo La Regina dalla Dulbecco rimane irrisolto, ma sicuramente ciò riflette i cambiamenti in corso nel panorama sanitario calabrese. Resta da vedere quale ruolo giocherà ora a Roma e come questa transizione influenzerà il futuro della sanità in Calabria.