Il mistero dell’organizzazione a Crotone: Calabria Magnifica solleva il velo
In queste ore, mentre il clima festoso avvolge la bellissima città di Crotone in vista del grande evento “L’anno che verrà”, è necessario porre l’attenzione su un aspetto meno luminoso che si cela dietro le quinte dell’organizzazione. In qualità di Editore di Calabria Magnifica, non posso fare a meno di interrogarmi sulla natura dei meccanismi che governano la comunicazione legata a questo prestigioso evento.
La domanda che mi pongo è diretta: è possibile che la macchina comunicativa della Rai stia risentendo di disfunzioni? La sera scorsa, spinto dall’impulso, ho scritto un articolo in cui denunciavo presunti colpevoli, ma con il senno di poi, la mia riflessione si è orientata sulla realtà calabrese. Già anni fa, all’inizio della mia carriera editoriale in questa terra, denunciavo la torbida situazione dell’informazione a Catanzaro, sottolineando come fosse spesso controllata dai politicanti di turno.
Oggi, sebbene io non viva a Crotone e non conosca a fondo la sua realtà, appare evidente che dietro le quinte qualcuno sta manovrando l’informazione, cercando di ottenere l’esclusiva sugli artisti, sulle interviste, e su tutto ciò che riguarda la comunicazione dell’evento.
Ci troviamo di fronte a una rappresentazione tangibile del potere politico in Calabria, dove addirittura qualcuno si prende la libertà di decidere chi ha il privilegio di partire da Catanzaro per assistere alla conferenza stampa di presentazione e chi, invece, deve restare a margine. Forse un’entità nascosta, determinata a controllare la comunicazione della manifestazione, ha già preso il sopravvento, e l’ufficio stampa della Rai si trova costretto a fare finta di niente.
Chiara è la mia intenzione di non attaccare la manifestazione; anzi, sono lieto che si sia scelto Crotone, una città che, per la sua storia e cultura, sembra essere l’ideale per ospitare l’evento. Tuttavia, la mia percezione non può ignorare il sospetto che dietro tutto ciò ci sia qualcuno che decide perfino con chi Amadeus deve scattare un selfie.
Di fronte a questa situazione, la nostra troupe, inizialmente pronta a partire alla volta di Crotone, ha deciso di fare un passo indietro. Ci dissocieremo dall’evento, rinunciando alla partecipazione diretta all’Anno che verrà. Opteremo, invece, per elaborare le informazioni che ci pervengono attraverso le agenzie di stampa. L’unico rammarico è vedere professionisti della Rai piegarsi alle influenze del politico di turno.
Fino a quando, in Calabria, continueremo su questa strada, l’anno che verrà non sarà mai migliore di quello precedente. Questo è un appello per la trasparenza, affinché la comunicazione e la partecipazione a eventi di rilevanza nazionale possano avvenire su basi più chiare, libere da interferenze politiche. La speranza è che questa denuncia possa fungere da stimolo per un cambiamento che si riveli magnifico per la nostra terra.