La difesa dell’inclusione: Il Movimento Apostolico di Catanzaro attraverso le parole di Paolo Marraffa
L’EDITORIALE – La figura di Maria Marino, una donna di grande fede e di forte impatto sulla comunità cattolica catanzarese, ha dato vita a un movimento che ha segnato profondamente la vita spirituale di molte persone. Il Movimento Apostolico, nato grazie all’intraprendenza e alla dedizione di Maria Marino, ha sempre promosso l’accoglienza e l’inclusione di tutti all’interno della Chiesa. Tuttavia, è stato oggetto di un dibattito che ha portato alla sua soppressione, in netto contrasto con gli ideali che ha sempre professato.
L’inclusione come valore fondante
Il Movimento Apostolico ha sempre rappresentato un luogo accogliente, dove tutte le persone potevano trovare un senso di appartenenza e di accettazione. Questo spirito di apertura e amore verso gli altri ha reso il movimento un punto di riferimento per molti fedeli, laici e sacerdoti, che hanno abbracciato la sua spiritualità. È fondamentale distinguere il pensiero dei singoli e la visione del Movimento stesso, basati sull’amore e il rispetto per ogni individuo, indipendentemente dalla propria condizione di vita.
La persecuzione e la missione di salvare
Maria Marino, nella sua vita, ha affrontato persecuzioni a causa della sua missione di salvare anime e convertire il maggior numero di persone possibile. La sua fede incrollabile e il suo impegno nell’aiutare coloro che erano lontani da Dio hanno suscitato reazioni contrastanti, ma lei non si è mai lasciata scoraggiare. Il Movimento Apostolico è stato un veicolo attraverso cui ha cercato di diffondere l’amore di Dio e la sua misericordia a tutti coloro che erano disposti ad ascoltare.
Le divergenze rispetto alla visione di don Raffaele Feroleto
La soppressione del Movimento Apostolico ha suscitato grande sconcerto e dissenso tra i suoi membri e coloro che hanno conosciuto da vicino il lavoro di Maria Marino.
Paolo Marraffa, che mi scrive in rappresentanza del Movimento Apostolico e in qualità di nipote della fondatrice, ha preso le distanze dalle dichiarazioni del parroco di Cropani Marina, don Raffaele Feroleto.
Le parole di don Feroleto, espresse in una lettera indirizzata ai fedeli, hanno sollevato una serie di questioni riguardanti il concetto di famiglia e hanno manifestato chiaramente la sua opposizione al divorzio, alle convivenze, alle unioni civili e alle unioni tra persone dello stesso sesso. Queste dichiarazioni hanno immediatamente scatenato una polemica accesa e dibattiti sui social, con forti critiche rivolte al parroco. (LEGGI ANCHE: Le posizioni del parroco contro divorzi e unioni gay scatenano la discussione)
Il Movimento Apostolico, con la sua visione basata sull’amore, l’inclusione e il rispetto per tutti indipendentemente dalla loro condizione di vita, si è distanziato nettamente da tali posizioni. Il confronto di Paolo Marraffa (nipote di Maria Marino), con coloro che hanno ricoperto ruoli di responsabilità nel movimento ha portato alla conferma di questo distanziamento. Il Movimento Apostolico, infatti, ha sempre cercato di essere un luogo accogliente dove tutti possono sentirsi a casa, senza giudizio o discriminazione.
Mentre il Movimento Apostolico si impegna a promuovere l’inclusione e l’amore verso tutti, le affermazioni del parroco sembrano porsi in netto contrasto con tali valori.
Questa controversia mette in evidenza l’importanza di un dialogo aperto e rispettoso all’interno della Chiesa cattolica, al fine di favorire la comprensione reciproca e l’accettazione delle diversità. È necessario affrontare le questioni delicate con sensibilità e cercare un terreno comune in cui tutti i fedeli possano sentirsi accolti e valorizzati.
Il Movimento Apostolico, attraverso la voce di Paolo Marraffa, ha preso una posizione chiara e ha ribadito l’importanza di preservare i valori di amore, inclusione e rispetto che hanno sempre caratterizzato il movimento. Questo dibattito rappresenta un’opportunità per una riflessione approfondita sulla diversità e sulla costruzione di una Chiesa che risponda alle esigenze spirituali di tutti i fedeli.
La Soppressione del Movimento Apostolico
Il Movimento Apostolico, nato dall’ardente fede e dallo spirito di amore di Maria Marino, ha rappresentato per molti un faro di speranza e di accoglienza nella comunità cattolica di Catanzaro. La sua soppressione, ha suscitato dibattiti e controversie all’interno della Chiesa. È fondamentale preservare e promuovere i valori di inclusione, amore e rispetto che hanno sempre caratterizzato il Movimento Apostolico, al fine di mantenere viva l’eredità di Maria Marino e continuare a essere una testimonianza vivente di fede nella comunità cattolica di Catanzaro. Solo abbracciando questi principi fondamentali potremo costruire una Chiesa più accogliente e aperta, capace di rispondere alle esigenze spirituali di tutti i fedeli.
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